Totti dice che si gioca per il secondo posto? No Francesco, stavolta non sono d’accordo. Prima di tutto va sottolineato che tante volte le dichiarazioni di dirigenti e allenatori fatte all’esterno, in pubblico, non combaciano con ciò che le stesse persone dicono all’interno, negli spogliatoi e nei centri sportivi. A volte sono discorsi fatti per togliere un po’ di pressione. Non parlo solo di Totti, ma anche di certe frasi di allenatori alla fine della partite, come la reazione di Spalletti quando si definisce la sua Inter l’anti-Juve. In «privato» magari le discussioni sono di tenore diverso, perché tecnici e dirigenti sanno di avere una buona squadra, sanno che possono fare bene, sanno dove possono arrivare. E conoscono le parole giuste per motivare la squadra, o che messaggio darle.
Ma venendo al punto, questo campionato non mi sembra per nulla scontato. Mai come quest’anno le rivali della Juve hanno fatto campagne acquisti convincenti. Prima fra tutte penso al Milan: aveva già una buona squadra, struttura, qualità e ci ha aggiunto Higuain. A livello di gioco in questo inizio è quella che mi è piaciuta più di tutte. L’Inter ha costruito una squadra fisica, profonda nella rosa, che può competere giocandosi le sue carte su entrambi i fronti, italiano ed europeo. Il Napoli è rimasto lo stesso, cambiando l’allenatore, la Roma è quella che è stata modificata più di tutte, e che al momento fatica a trovare un assetto. Ma tutte queste squadre, a cui aggiungerei anche la Lazio, formazione che a me piace sempre molto, faranno un campionato per dare fastidio ai bianconeri, non per lottare per il secondo posto. [..]
(gasport - G. Bergomi)