IL MESSAGGERO (S. CARINA) -Un bel gesto. È quello compiuto da Cristian Totti, primogenito del campione e dirigente giallorosso, durante un torneo Under 14 andato in scena nei giorni scorsi a Madrid. Nel corso di una partita, Cristian - per l'occasione numero 9 della Roma - si scontra con il portiere avversario che rimane a terra. A quel punto Totti jr - che compierà 13 anni a novembre - potrebbe agevolmente segnare (l'arbitro non ha ravvisato il fallo e non ha fischiato). Seppur sollecitato dai compagni di squadra a continuare l'azione, senza nemmeno pensarci il ragazzino invece si ferma, preferendo sincerarsi delle condizioni del suo rivale per poi chiedergli scusa.
TALE PADRE - Situazione che strappa applausi in tribuna e non sfugge alla tv locale presente all'evento che, approfittando della pausa dovuta all'infortunio del baby portiere, ne celebra il fair play con una veloce intervista a bordo campo. Durante le poche battute rilasciate, oltre alla sportività, a colpire è anche l'inglese sciorinato dal giovane Totti che, come la sorella Chanel, frequenta da anni una scuola internazionale a Roma. Senza problemi di sorta, Totti jr racconta quanto accaduto: «Per me era importante sapere che stesse bene, non mi importava di segnare il gol - ha spiegato ai microfoni dell'emittente iberica - Gli ho chiesto scusa ma mi ha detto che non era successo nulla di grave, che era comunque felice che fossi andato lui per capire come stava. L'allenatore, poi, mi ha confermato che avevo fatto un buon lavoro e si è detto orgoglioso di me». Mai quanto il papà che più volte ha ribadito come il calcio per il figlio, a questa età, deve rimanere un gioco. Difficile se sulle spalle porti il cognome di Totti. Non è infatti la prima volta che i media spagnoli lo celebrano. Qualche mese fa, a dicembre, il profilo ufficiale della Liga su Twitter, aveva già sottolineato la presenza del giovanissimo Cristian, impegnato nella Liga Promises (torneo under 12), con una foto e una frase a corredo: «Tale padre, tale figlio. Il calcio scorre nelle sue vene».