IL MESSAGGERO (M. ALLEGRI) - Un nuovo tassello si aggiunge all’affaire “Tor di Valle”, la maxi inchiesta che ha travolto l’imprenditore Luca Parnasi, che con la sua società Eurnova stava lavorando al progetto per costruire il Nuovo stadio della Roma. Pochi giorni fa, negli uffici di piazzale Clodio è arrivata una denuncia per abuso d’ufficio nei confronti di due tecnici del Campidoglio. Nel mirino della procura, ora, potrebbe finire l’avviso di pubblicazione della variante urbanistica dello scorso marzo che, secondo gli avvocati Danilo Leva e Vincenzo Attademo, che firmano la denuncia, sarebbe illegittimo e avrebbe procurato alla Eurnova «un ingiusto vantaggio».
LE PRESCRIZIONI Dopo le prescrizioni mosse in relazione al progetto originario, infatti, la società non avrebbe realizzato un nuovo prospetto e il dipartimento Programmazione e attuazione urbanistica del Comune si sarebbe limitato a pubblicare il vecchio documento con allegate le varie prescrizioni. La bozza di variante era stata pubblicata sul sito del Campidoglio in aprile, mentre in luglio sarebbe dovuta arrivare ai voti in Assemblea capitolina. La procedura avrebbe violato la legge urbanistica 1150 del 1942, che prevede «la pubblicazione della variante urbanistica, mediante deposito in libera visione al pubblico, per un periodo di 30 giorni, finalizzato alla raccolta di osservazioni e/o opposizioni». Il verbale conclusivo della Conferenza di servizi, infatti, prevedeva che il progetto dovesse «essere adeguato alle prescrizioni» prima delle successive fasi procedurali. Poi, ci sarebbe dovuta essere, appunto, la pubblicazione. Nella denuncia si legge che la «mera pubblicazione» del progetto originario, «né integrato e né adeguato», potrebbe avere «indotto il pubblico in errore». Per i denuncianti, avrebbe anche procurato un vantaggio patrimoniale alla Eurnova che, in questo modo, non avrebbe dovuto fare fronte ai costi necessari per l’adeguamento degli elaborati progettuali.