IL TEMPO (GIO. BAL.) - La Procura federale non cambia idea sul Chievo Verona. Il caso delle plusvalenze fittizie, nello scambio di giocatori con il Cesena, è tornato in aula con il processo davanti al Tribunale federale nazionale, dopo l'improcedibilità per la mancata audizione del patron Luca Campedelli. Il Procuratore Giuseppe Pecoraro, a distanza di un mese, ha ribadito la sua richiesta: 15 punti di penalizzazione per il club (da scontare nell'attuale campionato) e 36 mesi di inibizione per Campedelli, la sentenza è attesa è breve. Un'audizione durata mezzora in via Campania, dove era presente anche una troupe di Striscia la Notizia, dalla cui inchiesta è partito il processo sportivo. All'uscita illegale del Chievo Marco De Luca ha ironizzato: «Glielo diamo un bel Tapiro alla Procura?». Il riferimento dell'avvocato è all’eccezione per difetto di forma sulla notifica di deferimento che potrebbe nuovamente annullare tutto, nonché alla contestazione sui valori e i costi dei giocatori che la Procura ha rilevato basandosi sul noto portale Transfermarkt: «Il deferimento non è firmato dal Procuratore, gli aggiunti che lo hanno firmato non sono titolati a meno che non ci sia un caso di impedimento - ha spiegato - ci hanno detto che Pecoraro era in ferie, al mare»