(...) A scatenare la rottura la biografia di Totti: parlando del suo addio, Totti racconta di come Baldini gli abbia detto a Londra di essere stato lui a deciderlo, ripercorrendo l’incontro del 2017 con tanto di particolari, cosa che a Baldini non è andata giù. Un paio di giorni fa ha ricevuto, via mail, il testo e ha deciso di lasciare il suo ruolo all’interno del comitato esecutivo. Per incompatibilità con il simbolo di Roma e della Roma.
A lanciare l’indiscrezione è «Il Romanista», riportando frasi di Baldini: «È parola di Capitano, non vedo come possa discuterla con la minima speranza di seminare almeno un dubbio». Da Trigoria nessuna reazione, solo «stupore» per le dimissioni non ancora formalizzate. «E se arrivassero — la replica di Pallotta — non le accetterei».
(...) Non con Totti, come detto dall’ex capitano. «Ho voluto e sostenuto Spalletti — gli disse Baldini — perché sapevo che la pensava come me. Volevo venderti da anni, ma ogni tecnico che contattavo mi chiedeva la tua presenza. Spalletti non me l’ha chiesta, anzi. Sappiamo tutti che in queste ultime stagioni sei stato un peso per la Roma». Totti replica: «Vorrei fare il vice presidente ed essere il più alto in grado a Trigoria». La risposta di Baldini: «Non ti serve, tu sei Totti». E, come tale, una personalità con cui l’ex d.g. non è mai andato d’accordo. (...)
(gasport)