«Completely disgusted». E' il commento che James Pallotta ha dato pochi minuti dopo il fischio finale di Bologna-Roma. Non è un complimento al cuoco che gli ha cucinato il piatto (Di Francesco), ma tiene presente anche chi gli ha fatto la spesa (Monchi) e chi tiene la gestione del ristorante (l’ampia dirigenza).
Fuori dalla metafora culinaria: ognuno deve fare il suo dovere. Questo è anche il senso degli incontri avvenuti ieri a Trigoria, prima tra Monchi e Di Francesco e poi tra il tecnico e i giocatori. In sintesi: nessuno ha più il posto assicurato. Tre i motivi che tengono ancora Di Francesco sulla sua panchina: l’incastro ravvicinato di partite, la mancanza di reali candidati per la sua sostituzione e il legame forte con Monchi. Il fallimento di uno sarebbe il fallimento dell’altro e il d.s. sarebbe pronto anche ad eventuali dimissioni.
(corsera)