La sua esultanza rabbiosa dopo il gol al Torino, domenica scorsa, spiega meglio di qualsiasi parola quanto Edin Dzeko si senta, ormai, romanista. Il gol ai granata, il 74esimo in 140 partite in giallorosso, è stato solo la punta dell’iceberg in una prestazione in cui ha collezionato anche due pali ed in cui ha lavorato da attaccante e da rifinitore, con 13 passaggi riusciti sui 15 tentati. Se la Roma non è Dzeko-dipendente, insomma, poco ci manca e la sensazione è che anche quest’anno, come nella passata stagione, sarà difficile vederlo fuori dalla formazione titolare per scelta tecnica, sempre che Di Francesco non decida di cambiare modulo. Cosa che non avverrà lunedì sera contro l’Atalanta: i nerazzurri sono una vera e propria bestia nera per il bosniaco, che in tre occasioni all’Olimpico ha rimediato due sconfitte ed un pareggio, nonostante due reti nelle ultime due gare.
(corsera)