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(...) Il Maestro, uno dei più grandi giocatori italiani di tutti i tempi, respinge con forza l’accusa di aver di fatto preferito la carriera televisiva al ritorno in Nazionale come vice del commissario tecnico Roberto Mancini, operazione in pratica perfezionata sotto ogni aspetto e saltata nelle ultime ore per ragioni di opportunità, per tutelare la serenità dell’ambiente ed evitare in partenza eventuali sospetti e polemiche. «O Nazionale o tv», aveva detto il commissario straordinario Figc Fabbricini a Mancini e Oriali. «Il percorso del mio ritorno in Nazionale si è interrotto non per mia volontà - spiega però Pirlo -. In Federcalcio sapevano tutto dei miei impegni con sponsor e partner extracalcistici, compreso l’accordo che stavo chiudendo con Sky (opinionista nelle serate di Champions League, ndr). Per andare incontro alle loro esigenze ho anche fatto il corso allenatori questa estate». (...) E ancora: «Se dunque questo avesse potuto rappresentare un ostacolo al buon esito del nostro accordo avrei certamente capito. Al contrario, mi è stato confermato che non c’era alcun problema, ed è questo il motivo per cui ci siamo incamminati su un percorso comune. (...)».
(gasport)