LAROMA24.IT - Primo appuntamento del campionato archiviato. La Roma batte 1-0 il Torino grazie all'intuizione che sblocca una partita complicata. Incursione, doppio passo e cross teso di Justin Kluivert per la magia di Edin Dzeko. 3 primi punti e il primo biglietto da visita in una stagione in cui i giallorossi sono pronti a recitare un ruolo da protagonisti.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
LA REPUBBLICA (M. CROSETTI)
[...] Le squadre sono una mescola non troppo bilanciata di vecchio e nuovo, però si deve capire se Inter, Napoli e Roma appartengano allo stesso sistema solare della Juventus, intorpidita come un leone in fase digestiva, pigra e compiaciuta, anche un po’ distratta a Verona. Ma piena di giocatori, pure troppo, in eccesso di fantasia ma poi, un istante dopo, in sviluppo di potenza, quasi un ammasso nell’area avversaria. E con quel tizio di altra specie animale, Cristiano Ronaldo, il gorilla albino della Serie A: farà sempre la differenza, specialmente quando sembrerà non farla, come contro il Chievo. [...] Molto interessante la Roma. Ha preso un fenomeno, il figlio di Kluivert, di cui tra un paio d’anni si dirà non che lui è il figlio ma che quell’altro è il padre. Scommettiamo? La sua partita contro il Toro è stata solo un pugno di riso, ma ha mostrato un talento purissimo: l’azione del gol, con scatto più doppiopasso e cross pareva clonata dalla costola di un Ronaldo giovane, a cui l’olandese somiglia nella rapidità del gesto tecnico in corsa. E poi quella meraviglia del gol di Dzeko, Van Dzeko, l’unico attaccante al mondo che per eleganza, coordinazione e naturalezza nell’attimo del gol possa essere accostato a Marco Van Basten senza suscitare un Concilio di Trento del calcio. Perché non è eresia che proprio Dzeko possa un giorno, forse neppure così lontano, condurre la Roma allo scudetto. L’abbondanza dei giocatori e delle alternative, non sempre un dogma assoluto ma comunque una gran risorsa, ha un solo limite, il portiere. Sacrificato per rendere possibile questa strana, intrigrante scommessa.
GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)
[...] La differenza è che Juve, Napoli e Roma hanno vinto comunque. «Vincere comunque» è una delle qualità che fa grandi le grandi. [...] Dzeko e Insigne hanno risolto per Roma e Napoli, la panchina ha salvato la Juve. [...] Toro-Roma si è risolta all’ultimo respiro, dopo una zuffa di emozioni: tre legni per i giallorossi, uno per i granata, più un gol annullato per fuorigioco e un rigore reclamato su Iago Falque. Mazzarri espulso e Toro furibondo. Episodi decisivi, ma c’è una logica superiore. Pastore ha confermato le difficoltà in mediana, specie nell’interdizione, ma la scommessa di Di Francesco sulla bellezza e sulla qualità ha pagato fin dal primo giro. Ha effettuato 3 cambi senza fare un passo indietro, anzi: Cristante, Schick, Kluivert. Ha vinto con un ricamo dell’olandesino per il gol «vanbastiano» di Dzeko. La Roma ha vinto con l’ultimo spruzzo di bellezza e ha meritato perché ha creato di più. Il Toro ha giocato un’ottima partita, ma ha cercato Belotti quasi solo con la catapulta. Quando è riuscito a organizzare un’azione a più tocchi, bellissima, e a raggiungere il fondo è nato il gol di Iago, annullato dal Var. Quest’azione deve diventare la regola e il lancio lungo l’eccezione. Vero che Di Francesco ha fatto entrare dalla panchina 90 milioni di mercato, ma anche Cairo ha investito molto. Ci sta che i nuovi abbiano bisogno di rodaggio, ma Mazzarri dovrà aumentare la qualità in regia e in rifinitura, sfruttando la stoffa pregiata di Soriano, Zaza e Ljajic, perché la solidità aiuta a non perdere, ma è la bellezza che fa vincere. Come hanno spiegato Kluivert e Dzeko.
IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
[...] Nella speranza che il tecnico bianconero impieghi il maggior tempo possibile, Napoli e Roma hanno ottenuto due vittorie "pesanti". Più convincente quella dei partenopei, più sofferta quella dei giallorossi. I due successi rappresentano un'immediata risposta a una critica che troppo facilmente le ha retrocesse nelle griglie del campionato. Ancelotti, partendo dal passato sarriano, può procedere al cambiamento graduale della squadra verso il suo calcio. Di Francesco contando su certezze tipo Dzeko, può esaltare il suo gioco con la qualità e la varietà che gli ha regalato il mercato. Primo fra tutti l'esplosivo Kluivert. [...]
IL TEMPO (T. CARMELLINI)
La Roma va, ma che facitaa! Dall'esordio in campionato di Torino contro il toro di Mazzarri i giallorossi tornano con i primi tre punti della stagione, qualche dubbio in più, ma anche diverse certezze per il futuro. Luci e ombre per certi versi inevitabili nel primo match vero dell'anno, con qualche delusione si, ma anche ottime prospettive: una su tutte il giovane Kluivert entrato nel finale e fin qui vera scossa di questa Roma. E se da una parte c'è l'alibi di una preparazione non ancora al top, dall'altra Di Francesco non si pub giustificare con la teoria dei meccanismi da rodare, visto che si è presentato all'esordio con la vecchia Roma fatta eccezione per il portiere Olsen e Pastore a centrocampo. E proprio lui, uno dei più attesi della vigilia, fatica a trovare il giusto posto in mezzo al cameo costringendo il tecnico a spostarlo più volte: se era un esperimento non ha funzionato al punto che nella ripresa Di Francesco è stato costretto a cambiarlo. Ma che non sarebbe stata una passeggiata era chiaro sin dall'inizio, un po' per tr-dizione, un po' perché questo Torino gioca, ha individualità e un allenatore che sa bene come «incartare» le partite. E infatti la gara, nonostante un sostanziale predominio giallorosso è rimasta in piedi fino nonostante i tre pali colpiti dalla Roma (uno anche degli avversari) e un gol giustamente annullato per fuorigioco ai padroni di casa che a fine gara hanno anche la faccia tosta di polemizzare.
Cosi, quando sembrava ormai fatta per un pareggio, ci ha pensato il figlio d'arte, entrato qualche minuto prima proprio per l'incolore Pastore, a dare l'accelerata che cambia tutto. Gran lavoro sulla destra di Kluivert, ottimo pallone per Dzeko che tira fuori dal cilindro uno dei suoi gol: difficilissimo. Il boato dei quasi duemila romanisti saliti in Piemonte per la prima uscita della Toro squadra, riporta sulla terra il Torino e lancia i giallorossi assieme a Juve e Napoli: lì dove deve stare. Ma calma e gesso, la strada è lunga, c'e ancora tanto da lavorare per vedere cosa sara quest'anno la Roma. Dodici acquisti arrivati da un ottimo mercato estivo, al quale però al momento Di Francesco fatica ad attingere a piene mani. E se gli serviva qualche stimolo per provare a cambiare qualcosa, i venti minuti finali di Torino hanno indicato la strada giusta da prendere per continuare a sognare. Siamo solo all'inizio.
CORRIERE DELLO SPORT (G. DOTTO)
La grande notizia? I venti minuti di Justin Kluivert. Talento puro e rabbia. Farà straparlare di se. Entra e sconvolge la Roma, fin lì piatta e macchinosa. Il raid stile Fantomas a tuttocampo e il sofisticatissimo colpo con cui a fine partita evoca la magnificenza al volo di Dzeko sono i tre punti ma è anche l'autorizzazione che i tifosi aspettavano a cuore spalancato per riavviare la macchina dei sogni. Pastore è la cattiva notizia. Un pianto. Pastore uguale patire. Ondeggia tra calligrafia ed evanescenza. Non gli manca la volontà, gli manca di diventare corpo nello spazio. Per ora è solo corpo nello strazio, l’esatto contrario di Nainggolan. La Roma fa possesso, ma la palla si muove lenta e scolastica. Mancano le smanie. Mancano le smanie. Manca l’invenzione. Il talento che strappa il copione. Manca Justin Kluivert.
Ci vuole coraggio. Il coraggio di cambiare. coma di credere nel talento. Ci vuole e ci vorrà sempre, più che mai, Justin Kluivert. Lo vogliono i tifosi, lo vuole la squadra, lo vuole, fortissimamente, Dzeko.
LA STAMPA (G. GARANZINI)
[...] Doppia iscrizione all’Olimpico torinese. Dopo Juventus e Napoli anche la Roma si infila il pettorale della corsa al vertice: ma il Torino, a sua volta, mostra le carte in regola per concorrere all’Europa. Partita in crescendo, bellissima nell’ultima mezzora, risolta da una prodezza assoluta di Dzeko che già aveva colpito un palo e un altro l’aveva scheggiato come, nel primo tempo, Kolarov e poi Rincon. Non sono dunque mancate le emozioni, così come le giocate d’autore, qualche strafalcione, né tantomeno l’impegno strenuo, totale, dall’una e dall’altra parte. Decisivo, negli ultimi venti minuti, l’ingresso di Kluivert, che così a prima vista ha davvero le stimmate di un giovane campione.
IL GIORNALE (R. PERRONE)
[...] In affanno anche la Roma a Torino. Però ha la solidità difensiva che ha caratterizzato la seconda parte della stagione precedente. Delle prime cinque della classifica finale, la squadra di Di Francesco è l'unica a mantenere illibata la sua rete, malgrado un avvio pieno di incertezze di Robin Olsen. Detto che i gol li fa sempre Dzeko, i giallorossi vincono l'oscar per l'esordio più devastante di uno straniero in questa serie A, quello di Justin Kluivert, 19 anni. Formidabile. Ah, il Torino accusa l'arbitro. Macchè campionato di Ronaldo, è la solita serie A.