Se Franz Kafka fosse stato vivo e avesse avuto voglia di dilettarsi col calcio, nella scorsa stagione avrebbe avuto un mistero in stile «kafkiano» con cui confrontarsi: quello rappresentato dal suo concittadino Patrik Schick. [...] Adesso, invece, la Roma ha riscoperto il fascino dell’ovvio. Il 22enne attaccante ceco è forte e, al momento, persino il più avanti nella condizione. [...] Visto che Schick nelle prime due uscite stagionali ha segnato 4 gol. Insomma, al termine del ritiro, fra i protagonisti c’è senz’altro lui. A spiegare il segreto della sua partenza sprint, d’altronde, ci ha pensato già Di Francesco due giorni fa: «Ha cominciato a lavorare in anticipo e si è fatto trovare pronto». [...] Aveva già raccontato a Roma tv i suoi segreti. «[...] Ho lavorato sulle gambe, ho fatto tanta bicicletta ed esercizi con un macchinario per la respirazione. Ora spero di non infortunarmi». Il ritorno al ruolo di prima punta, comunque, sembra essere stato decisivo. «[...]Sono curioso di giocare con Pastore, però soprattutto ci terrei a vincere qualcosa di importante con la Roma. Siamo più forti dell’anno scorso. Per migliorare la scorsa stagione dobbiamo vincere qualcosa».
Se la stagione andrà secondo le aspettative, la Roma non dimentichi di mandare un biglietto di ringraziamento a Michal Bretenar, 34 anni, l’allenatore ceco di hockey (e boxe) che ha stilato il programma di lavoro che Schick ha svolto presso la palestra Kondicni Trener, al centro di Praga. [...] Insomma, va a finire che il mistero «kafkiano» di Schick aveva una soluzione più facile del previsto: fisico pronto ai carichi di lavori richiesti dallo staff tecnico e ritorno stabile al ruolo di centravanti. Così la Roma, stavolta, sembra davvero avere ritrovato un attaccante chic.
(Gasport)