Partendo dal fondo, pare tutto nella norma. «Sono felicissimo di essere a Firenze. Sono in prestito ma potrei rimanere più a lungo». Gli ultimi due giorni di Gerson in realtà, sono stati meno scontati. Complice un problema al padre che ha momentaneamente destabilizzato il brasiliano. Mercoledì infatti, Gerson non era nella sala stampa del Franchi come da programma per la propria presentazione. Ma a Roma. Una crisi momentanea non dovuta alla poca convinzione: la viola era stata accettata, a differenza di altre destinazioni (vedi Empoli), con grande entusiasmo. Ma proprio alla voglia di rimanere al fianco del genitore. Un lungo confronto con il ds Monchi, capace di alternare bastone e carota, è servito a togliere i dubbi. Ieri il brasiliano si è allenato a Firenze (seguito anche da Federico Balzaretti, ndr), presentandosi sorridente nel pomeriggio. (...) Marcao, suo padre, è fondamentale nella vita di Gerson, a sua volta diventato papà di una bimba giovanissimo, a 18 anni. La figlia fa avanti e indietro dal Brasile: il centrocampista, invece, negli ultimi anni ha fatto avanti e indietro da Roma. Spalletti lo definì «bellino», Sabatini passò da «grande giocatore» a «indolente», per Di Francesco ha «grandi potenzialità», per i tifosi uno dei flop dell’era americana. Lui ci ha messo del suo, dicendo no a tutte le occasioni per andare a crescere. (...)
(gasport)