(...) Come si sa, Alisson Ramses Becker ha manifestato il desiderio di andare via (anche se in Italia si trova benissimo) perché almeno tre club esteri offrono ingaggi (intorno ai 6 milioni) che il club di Trigoria – per una oculata politica di bilancio – non vuole spendere. Al momento, il derby ha tinte inglesi, con i «beatlesiani» del Liverpool almeno temporalmente davanti alle «pietre» londinesi (...). Sullo sfondo, invece, c’è il Real Madrid, ammesso che non viri con più decisione su Courtois, (...). Al momento, tramite intermediari, il Liverpool è quello che ha presentato l’offerta più congrua: 60 milioni più 10 di bonus, ma alla Roma non basta, visto che valuta il brasiliano tra i 75 e gli 80 milioni. (...) Con le cifre in ballo, comunque, l’accordo non è lontano, visto che il club di Klopp – tra Karius e Mignolet – non si sente coperto. Rispetto al Chelsea, poi, c’è l’innegabile vantaggio di avere le proprietà (bostoniane) molto amiche e di giocare la Champions League, manifestazione a cui Alisson tiene. Ma nella vita c’è anche altro, e non è un mistero che l’approdo londinese forse sarebbe preferito se non si parla solo di calcio, visto che il Chelsea non giocherà la Champions. Per questo a Trigoria attendono – forse già oggi stesso – un assalto deciso della società di Abramovich, che delinei una vera e propria asta, il tutto per la gioia della Roma. (...) Ovvio che a Trigoria già pensino alla successione. La corsa per ora sembra a due, ed è tra Alphonse Areola, 25 anni, portiere del Psg e fresco campione del mondo con la Francia, col contratto in scadenza nel 2019 e un prezzo sui 25 milioni, e Robin Patrick Olsen, 28 anni, estremo difensore del Copenaghen e della Svezia, che dopo il buon Mondiale ha una valutazione non troppo differente. (...) Forse dal punto di vista tecnico è Olsen quello che a Trigoria riscuote maggiori consensi. (...).
(gasport)