Luca Parnasi, trasferito dal carcere di San Vittore a Regina Coeli, viene citato in un’intercettazione in cui lamenta tempi «troppo lunghi», poichè ha già «tirato fuori 26 milioni» manifestando la preoccupazione: "Così Pallotta se ne va". Il patron americano ha già chiesto al Comune di stringere i tempi delle verifiche sugli atti, nella speranza che l’iter possa ripartire subito, forte della dichiarazione di legittimità con cui la Procura di Roma, fino ad ora, sta tenendo in vita il dossier. Interessante l’interrogatorio del 54enne Luca Caporilli, uno dei più stretti collaboratori di Parnasi. «Al tavolo per la modifica del progetto dello stadio della Roma c'era l’avvocato Lanzalone a rappresentare il Campidoglio», nonostante il super consulente non avesse formalmente alcun incarico. Una circostanza ancora da verificare, ma se confermata allungherebbe l’ombra su tutto il progetto Tor di Valle. «Abbiamo piena fiducia nella magistratura"dichiara Virginia Raggi. "La Procura ha detto che sullo stadio abbiamo fatto tutto regolarmente. Ma facciamo un’altra verifica su tutto perché la corruzione cerca di infiltrarsi in mille modi diversi. Non abbiamo preso un euro — assicura — siamo puliti. Invece, da quello che scrivono i giornali, Pd e Forza Italia hanno anche chiesto raccomandazioni per i figli oltre ai soldi. Con quale faccia attaccano noi?». Concetti espressi anche dal vicepremier Luigi Di Maio. «In questa vicenda siamo gli unici a non aver preso una lira».
(gasport)