«
Il primo a essere scontento sono io», ha spiegato ieri
Di Maio all’
Huffington Post. Chiaro il riferimento all’inchiesta su
Tor di Valle. Tanto quanto la versione sulle responsabilità del
M5S: «
È assurdo che il Movimento sia sotto attacco quando sono stati arrestati un ex esponente Pd della giunta regionale di sinistra, Civita, e uno di Forza Italia, Palozzi. Noi siamo stati gli unici che in questa storia non hanno preso soldi». Quindi il passaggio sulla sindaca. Nell'intervista, il leader
5S mette ordine nella storia professionale di
Lanzalone, il legale capace di scalare il
Campidoglio nel giro di un anno per poi finire nelle grazie dello stesso
Di Maio e di
Casaleggio. Il vicepremier spiega che «
Raggi ha individuato Lanzalone come presidente di Acea». Che a consigliare il suo nome alla prima cittadina sono stati
Fraccaro e
Bonafede: «
Le hanno semplicemente suggerito uno che si era dimostrato in grado di maneggiare situazioni amministrative complicate». Poi l’ammissione: «
Io a inizio dell’anno scorso mi sono un po’ allontanato nel seguire le vicende di Roma». Il tempo di una breve difesa («
Chiedono le dimissioni della Raggi quando la stessa procura ha detto che non c’entra nulla? Ma di cosa stiamo parlando?») e poi la pietra tombale sulla sindaca. Se sarà condannata per falso,
«c’è il codice di comportamento. Lo conosciamo bene». Così come i 28 consiglieri capitolini. Sono per la maggior parte al secondo mandato, rischiano di chiudere la loro breve carriera politica prima del previsto e mettendo in curriculum due anni di sole tensioni. Per questo un gruppo di eletti nelle ultime ore si è messo in moto per vagliare tutte le opzioni. Anche quelle di un clamoroso addio anticipato:
«Alcuni hanno contattato i parlamentari romani — racconta un’autorevole fonte del
Campidoglio —
e vorrebbero mollare. Vogliono far cadere la sindaca».
Isolata, con il peso di aver appena perso due municipi alle elezioni del 10 giugno, provata dal continuo andirivieni tra
Comune e
procura, a Virginia
Raggi resta solo una carta. Chiedere alla giunta tutto il supporto possibile e saldare le fratture della sua maggioranza nella riunione di oggi. Un vertice che dovrà dare ai pentastellati una risposta pure sul caso di Paolo
Ferrara, il capogruppo che si è autosospeso dopo essere stato indagato per il caso dello
Stadio della Roma.