IL TEMPO (E. MENGHI) - Mano pesante sì, ma non troppo e l’Olimpico si salva. L’Uefa si era detta «profondamente scioccata dal vile attacco» dello scorso 24 aprile a Liverpool e aveva promesso una punizione severa per la Roma e i suoi tifosi, ma quella più temuta non è arrivata e lo stadio non chiuderà le sue porte. Niente danno d’immagine per i giallorossi che all'esordio europeo in casa potranno contare sul pubblico che meritano e dovranno rinunciare al calore del settore ospiti nella prima trasferta della prossima edizione di Champions. Il club se l’è cavata con una multa da 50 mila euro e un divieto di trasferta per i disordini nei pressi di Anfield, dove è rimasto gravemente ferito Sean Cox. I turni di squalifica, in realtà, sono due, ma uno è stato «congelato» e la sospensione condizionale cadrà solo in caso di recidiva nell'arco di due anni, tanto durerà il periodo con gli occhi del massimo organo del calcio europeo addosso. La Roma spera di ottenere lo sconto e riflette sulla possibilità di fare ricorso, perché non ritiene di avere una responsabilità oggettiva nella gestione dell’ordine pubblico a Liverpool, dove c’è stata la massima collaborazione da parte della sicurezza giallorossa e punterà sul fatto che l’organizzazione nel match di ritorno nella capitale è stata efficace. Si attende la documentazione ufficiale completa per un’eventuale mossa legale. Un motivo per sorridere comunque ce l’ha: la prossima stagione europea comincia con circa 30 milioni di euro. L’Uefa hai ufficializzato i criteri di distribuzione dei ricavi e alla Roma andranno 15,25 milioni per la partecipazione ai gironi (c’è stato un aumento rispetto ai 12,7 della passata edizione) e altri 14,4 grazie alla «new entry» del ranking storico, che al momento - la classifica verrà aggiornata con le ultime 6 qualificate e potrebbe cambiare - vede i giallorossi al 20esimo posto. Un assaggio d’oro per cominciare, premi partita (2,7 milioni per la vittoria e 900 mila euro per il pareggio) e market pool faranno il resto.