IL TEMPO (F.M. MAGLIARO) - «Se lo stadio si farà? Adesso vedremo, c'è un'attività di verifica: se tutto risponderà e sarà rispettato, immagino si andrà avanti». Lo ha detto Virginia Raggi, sindaco di Roma, rispondendo alle domande dei cronisti sulla complessa vicenda dello Stadio di Tor di Valle finito come sfondo nell'inchiesta che vede coinvolto il costruttore Luca Parnasi, partner della As Roma nel progetto. «Capite bene che - ha specificato Raggi, a margine dell'inaugurazione di un playground di basket, nel quartiere Talenti a Roma -alla luce delle notizie che escono, sarà fondamentale verificare bene ogni cosa». Una verifica iniziata già da qualche giorno, con una durata di una mesata, e che negli uffici del Dipartimento Urbanistica spazia sull'intero iter dello Stadio: vengono riesaminate tutte le singole carte protocollate e richiamate poi negli atti comunali alla ricerca di eventuali errori procedurali e decisionali. Sarà il Dipartimento Mobilità a decidere se tenere per buoni gli studi sul traffico già presentati. Oppure, assecondando le richieste provenienti dai Consiglieri comunali preoccupati da quanto riportato nelle intercettazioni sul caos traffico a Tor di Valle senza il Ponte di Traiano, richiedere un approfondimento ulteriore, magari a una società terza scelta dal Campidoglio (a spese del proponente). In questo secondo caso l'obiettivo è verificare maggiori scenari con l'inserimento di analisi che includano, rispetto a oggi, più orari di ingresso cui aggiungere quelli uscita dallo Stadio in occasione delle partite. E con 4 ipotesi di opere di viabilità: solo il Ponte di Traiano, solo il Ponte dei Congressi, nessuno dei due ponti costruito (le tre ipotesi studiate fino a oggi) aggiungendo anche la quarta, tutti e due i ponti edificati.