IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - A Trigoria lo stanno ancora cercando. Anzi, lo stanno ancora aspettando, considerate le notti trascorse lontano dal pensionato per godersi, a modo suo, la vita della Capitale. Una specie di fantasma, Nemanja Radonjic, classe 1996, costato alla Roma nell’estate del 2014 oltre 4 milioni di euro, tre dei quali dirottati al suo procuratore, Ramadani.
Zero presenze in prima squadra e zero in Primavera (tranne un paio di apparizioni al Torneo di Viareggio) prima di essere girato in prestito all’Empoli, zero presenze anche in Toscana. Radonjic, teoricamente un trequartista, contratto con la Roma fino al 2019, ha cominciato a fare sul serio il professionista dalla scorsa estate, dopo che Monchi l’aveva mandato alla Stella Rossa di Belgrado. E così, quando credevamo che fosse sparito, ce lo siamo addirittura ritrovati in Russia, con la maglia della Nazionale serba. In campo due volte, l’ultima (non solo per lui) l’altra sera contro il Brasile. E la sorpresa per chi (non) l’aveva mai visto giocare con la Roma è stata grande. Figuratevi a Trigoria, poi, dove ricordano di lui solo un letto vuoto e la maglia d’allenamento mai sudata.