Due matrimoni: uno all'ombra del Colosseo con la sua Veronica, l'altro suggellato da una scelta compiuta un anno fa, quel ritorno caratterizzato da una clausola da 25 milioni saliti a 30 in virtù delle presenze. Della Juventus su Pellegrini non si è fatto mai mistero, anche quando Lorenzo scelse la Roma un anno fa. C’era la Juve e c’era il Milan. E c’erano Arsenal e Chelsea. Si è aggiunto il Psg lungo il cammino perchè Pellegrini ha dimostrato, nel suo primo anno di Roma, di essere cresciuto ancora, attraverso un tipo di impiego che Eusebio Di Francesco ha ritenuto di dover gestire, sostituendolo spesso. C’è attenzione attorno a Pellegrini, ma la sua intenzione è una sola: confermare che sposarsi due volte, nel lavoro e nella vita, è prerogativa speciale. E’ chiaro che vorrebbe prendersi sempre più responsabilità con e per la maglia che ama addosso: e questo significa avere personalità, non sentirsi stretto dai 21 anni e dalla storia di ragazzo cresciuto nel vivaio della Roma. Significa volere qualche garanzia su quello che la Roma pensa di lui. E la Roma sicuramente lo mette dentro un progetto che sempre più a stretto giro punta a vincere. Perché il cuore di Lorenzo è romanista. Se la clausola è pertinenza di chi la esercita, Pellegrini la sua scelta l’ha fatta: si chiama Roma e chissà che anche Totti non abbia fatto la sua parte per sussurrargli le sue scelte ripetute.
(corsport)