La conferma che Virginia Raggi lo voleva «nel suo staff». Più un altro riscontro alla «dipendenza» dei Cinque Stelle da Luca Lanzalone. Almeno due provvedimenti capitolini, quello sullo stadio della Roma e l’altro sulla riqualificazione di migliaia di metri cubi degli ex Mercati generali, sono stati elaborati nello studio dell’avvocato genovese. Lanzalone lo spiega chiaramente alla gip Maria Paola Tomaselli che lo interroga dopo l’arresto: «Montuori (assessore all’Urbanistica, ndr) ci mandò la bozza di questa delibera sullo stadio, se potevamo darci un’occhiata per due o tre perplessità». L’avvocato genovese prosegue: «I collaboratori dello studio ci diedero un’occhiata, la reinoltrai a Montuori con qualche modifica e poi andò in aula e venne approvata». Un percorso molto simile a quello che è stato seguito per gli ex Mercati generali, zona sulla quale la giunta dei Cinque Stelle prende una decisione a settembre 2017 con un provvedimento che, a detta di Lanzalone, sarebbe stato elaborato dal suo studio legale: «Diedi questa indicazione a Montuori, fece la delibera in quel senso lì e la questione si risolse». [..] Quanto al suo approdo in Comune, Lanzalone offre una serie di conferme: fu la Raggi a contattarlo per dargli un incarico: «Mi pare dovrebbe esserci anche il WhatsApp, mi pare che fosse un contatto diretto». La gip Tomaselli gli ricorda, a quel punto, un’intercettazione: «“Proprio perché siamo funzionali a raggiungere il risultato possiamo chiedere quello che vogliamo...”». Lanzalone ridimensiona: «Bè fino a un certo punto... cioè in base a quello che sarà l’esito mettiamo un premio di risultato nel nostro onorario». [..]
(corsera)