LEGGO (F. PASQUALETTI) - «Ho presentato Baldissoni a Lanzalone nel gennaio del 2017. Quest'ultimo effettivamente interloquiva con le parti private cioè As Roma e Euronova, dal versante pubblico. Nel senso che ai tavoli di discussione stava dal lato nostro e rappresentava le esigenze del Comune agli interlocutori in ordine ai profili di riduzione delle cubature». A fare finalmente chiarezza sulla figura dell'avvocato genovese vicino al Movimento 5 Stelle è Virginia Raggi. La sindaca, sentita come testimone, ha risposto così ai pm che indagano sullo stadio della Roma. «La prima volta che ci vedemmo parlammo, alla presenza di Colomban e Meleo, di Atac ed altre controllate - aggiunge Raggi - È possibile sia stato coinvolto in altre questioni di rilevanza amministrativa per il Comune».
Dal canto suo Lanzalone respinge ogni addebito: «Io non ho ricevuto nessuna utilità da Parnasi, non un euro ho avuto». L'ex presidente dell'Acea (ieri al suo posto è stata nominata presidente Michaela Castelli) nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip ha ribato la sua estraneità ai fatti. «Non ho capito quale sarebbe l'atto corruttivo - ha detto - Parnasi non mi hai chiesto di fare nulla nei confronti del Comune, non è che mai venuto da me a dire ti faccio avere un incarico, cerca di facilitare la pratica, non mi ha mai chiesto nulla». Lanzalone, dunque, respinge l'impianto accusatorio della Procura che riconosce nella attività quella di consulente di fatto del Campidoglio e quindi di pubblico ufficiale. Una posizione riconosciuta anche dal direttore generale del Comune, Franco Giampaoletti che sentito come testimone dai magistrati di piazzale Clodio ha affermato che da parte di Lanzalone «vi è stata una disponibilità a continuare a dare supporto» nella vicenda dell'impianto. «Quando noi avevamo bisogno della sua presenza - ha spiegato - lui partecipava alle riunioni. Lanzalone ha continuato a supportare il Comune nelle valutazioni tecnico amministrative sino al momento della procedura tecnica da seguire per l'approvazione della variante (marzo-aprile 2018, quando era già da tempo a capo di Acea, ndr)». Il direttore generale del Campidoglio conclude affermando di essersi «sempre relazionato con Lanzalone, riferendogli l'andamento della interlocuzione con i privati in relazione allo stadio, perché lo ritenevo una persona esperta. Intanto il progetto per lo stadio della Roma va avanti. La conferma che «si può andare avanti» è arrivata al termine di un incontro tra i difensori di Luca Parnasi (che proprio ieri dal carcere di Regina Coeli si è dimesso da tutte le cariche della holding Euronova), con i pm titolari del procedimento. Ora arriverà il curatore.
«Lanzalone nostro uomo»
22/06/2018 alle 13:07.