LEGGO (F. BALZANI) - È fiero Ramon Monchi. Del suo passato, ma anche del presente che recita nove colpi messi a segno (Coric, Marcano, Cristante, Kluivert, Mirante, Pastore, Santon, Zaniolo e Bianda che sbarca oggi) in un giugno mai così ricco in entrata nella storia della Roma (il precedente record era di 5 acquisti nell'estate del 2001). Il direttore sportivo spagnolo - a differenza del suo predecessore Sabatini - sa che è preferibile costruire prima per consegnare a Di Francesco («Col quale siamo in piena sintonia») il 90% della rosa già dal primo giorno del ritiro. «Nessuno in Europa ha comprato quanto noi e siamo vicini pure a Bianda. Cosa rispondo a chi critica questa rivoluzione? Risponde la mia storia per me. Ho fatto sempre questo tipo di lavoro, se guarda il mio percorso sono sempre entrati e usciti tanti giocatori e qualcosa mi pare che ho vinto. Io faccio ciò che penso sia meglio per la Roma, per i calciatori e per l'allenatore. È questo il mio lavoro. L'anno scorso abbiamo fatto una bella stagione ma non mi voglio fermare la. Sono ambizioso, poi parlerà il campionato».
Rispedite al mittente - ma senza rancore - anche le critiche per la cessione di Nainggolan: «Abbiamo fatto una scelta, so che qualcuno capisce e altri no. È arrivata un'offerta che abbiamo negoziato e abbiamo trovato un accordo. Il mio mestiere è fare delle scelte e le faccio a testa alta. Di Radja voglio solo pensare al bello passato insieme, gli do un in bocca al lupo di cuore. Si parla sempre di vendite, ma abbiamo venduto solo Nainggolan, Skorupski e Tumminello. Siamo tranquilli senza pensare al Fair Play Finanziario e questo è importante, non tutti possono dire questo». Poi si coccola Pastore, seduto al suo fianco: «È il giocatore con più qualità tecnica che io abbia mai acquistato». E non si nasconde sulle possibili trattative in uscita: «Il rinnovo di Florenzi non è facile, non abbiamo trovato ancora l'accordo ma la nostra intenzione è di continuare insieme. Alisson? Leggo tante cose, ma al mio telefono non sono arrivate offerte. Lo aspettiamo a fine mondiale, ma vorrei tenerlo qui. Ripeto però che non esiste un giocatore incedibile. Sarebbe la miglior risposta dire incedibile, ma non è così. Se arrivano 500 milioni per Pastore oggi va via. Nessuna squadra può dire questo di nessun giocatore». Tradotto: se arrivano 80 milioni per Alisson, il brasiliano parte.
Su Manolas e Pellegrini è più ottimista: «Ho sentito recentemente Kostas, a lui piace molto il mio mestiere e può farlo in futuro. È contento e vuole rimanere qui. Il Chelsea può pagarlo? Ora non hanno neanche l'allenatore quindi mi pare difficile. Su Pellegrini, una settimana fa ho visto l'agente e siamo tranquilli. Sono giocatori della Roma e sono importanti per il futuro». Il mercato in entrata finisce qui? «È ancora lungo, ma abbiamo messo una base importante. Dopo Bianda (arriva intorno alle 19 a Fiumicino, ndr) ci fermiamo per un po'. Mancano ancora tanti giorni prima di iniziare il campionato, vedremo se possiamo rinforzarci ancora. Siamo pronti a cogliere qualsiasi opportunità, non siamo chiusi a nessuna possibilità».