Interrogatorio fiume per Parnasi a Rebibbia

28/06/2018 alle 13:12.
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LEGGO (D.M. RUFFOLO) - In occasione dell'interrogatorio di garanzia tenuto nel carcere meneghino di San Vittore, dopo l'arresto del 13 giugno scorso, Luca si era avvalso della facoltà di non rispondere rivelando, però, l'intenzione di raccontare tutta la propria verità sulla vicenda dello ai magistrati della Capitale. E ieri pomeriggio, dopo il trasferimento nel penitenziario di Rebibbia, l'atteso faccia a faccia dell'imprenditore con i titolari del fascicolo, il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pubblico ministero Barbara Zuin, è andato in scena proprio come preannunciato. L'incontro è iniziato verso le 16,30 quando i due magistrati hanno raggiunto la struttura carceraria per svolgere l'audizione a cui hanno preso parte anche i difensori dell'imputato, l'avvocato Emilio Ricci e il collega Giorgio Tamburrino.

Un interrogatorio fiume durato quasi 5 ore e con un'unica sosta alle 19,30, in cui , a cui i pm contestano diversi reati tra cui quello di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, si è difeso con forza dalle accuse. Un fuoco di domande dei pm a cui l'imprenditore avrebbe risposto senza sosta che hanno riguardato tanto il ruolo dell'avvocato Luca Lanzalone, ritenuto dall'accusa un consulente di fatto per la giunta Raggi, quanto il sistema corruttivo messo in atto nei confronti di politici e funzionari. E non è finita qui. L'interrogatorio proseguirà stamattina dalle 9,30.

L'inchiesta, tutt'altro che terminata e che potrebbe portare a futuri sviluppi, al momento conta 17 indagati di cui 9, tra cui l'imprenditore, destinatari di diverse misure di custodia cautelare. Secondo quanto accertato dalla Procura nel corso delle indagini, e alcuni suoi collaboratori avrebbero promesso a politici e funzionari del denaro oltre a lavori e assunzioni, al fine di superare i numerosi ostacoli burocratici che, da tempo, rallentavano il progetto dello stadio.