Il senso di Parnasi per gli stadi: nei suoi piani anche un pala-basket nella vecchia Fiera di Roma

15/06/2018 alle 17:20.
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MILANO FINANZA (M. ROMANO) - Non si parla solo dello stadio della Roma nell'ordinanza che ha portato in carcere Luca e cinque suoi collaboratori, oltre che agli arresti domicilian l'avvocato Luca Lanzalone, ormai ex presidente di Acea e consulente della sindaca di Roma Virginia Raggi, i consiglieri regionali Adriano Palozzi (Forza Italia) e Michele Civita (Pd) e in cui risultano indagati il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale Davide Bordoni e diversi esponenti del Movimento 5 Stelle della capitale, come il capogruppo Paolo Ferrara, l'assessore al X Municipio Giampaolo Gola e gli avvocati Mauro Vaglio e Daniele Piva, candidati grillini alle politiche ma non eletti.

La costruzione degli stadi, infatti, sembrava essere un business molto promettente per , forte dell'esperienza accumulata con la lunga gestazione del progetto romano, che pareva ormai avviato a superare l'ultima curva del percorso amministrativo, per passare nel prossimo luglio alla fase esecutiva. , infatti, stava da tempo discutendo con la nuova proprietà del Milan per ottenere l'incarico di advisor nel nuovo progetto di stadio per il club, che dovrebbe prendere il posto di quello del Pioltello, archiviato nell'ultima gestione Berlusconi. Il perché dell'importanza del progetto è spiegata dallo stesso in un dialogo con un suo collaboratore intercettato dai magistrati ed inserito nell'ordinanza d'arresto: «Perché il giorno in cui siamo gli advisor (...) quello che ci montiamo sotto io e te... ehehe ... sta alle nostre capacità». Ma da altre intercettazioni si capisce anche che la fatica di si presentava alquanto improba.

In un colloquio del 23 marzo scorso con il della Roma Mauro (non toccato, come del resto il suo club, da questa indagine giudiziaria) si sfoga un po' e riferendosi a Yonghong Li, presidente del Milan, lamenta che «a questo cinese gli sono fallite tutte le società», aggiungendo di averlo detto anche al fondo americano Elliott, il quale però «fortunatamente qualche soldo ce l'ha». Dai colloqui si capisce che considera inevitabile il passaggio del controllo del club al fondo «perché non credo che il cinese riesca a trovare `sti 400 milioni che servono, soprattutto adesso che il badwill che ormai c'è in giro è totale, comunque io con loro dialogo, ovviamente».

Ma gli stadi, secondo , possono essere la chiave per sbloccare molti altri business, come quello dello sviluppo immobiliare della ex Fiera di Roma. Un progetto bloccato da anni su cui l'ultimo stop era stato messo dall'ex assessore all'Urbanistica di Roma Paolo Berdini. In una conversazione con Lanzalone, infatti, spiega di aver discusso del problema con l'assessore capitolino allo Sport Daniele Frongia, preoccupato per il degrado del Palazzetto dello sport e dello stadio Flaminio, e di avergli proposto di utilizzare la legge per gli stadi per realizzare un nuovo palazzo per il basket alla Fiera di Roma «e come contributo straordinario, come abbiamo fatto con l'Ostiense sullo stadio, facciamo il Flaminio». Un'operazione da cui si aspettava di guadagnare un utile di 6 milioni. «Non è male, no?». E ancora: «In questo modo Roma ha il nuovo stadio di calcio della Roma, il PalaTiziano per la pallavolo e il PalaFlaminio per il Rugby».

Il progetto in realtà è più complesso e si collega al debito che sta affondando la società che gestisce la nuova fiera, proprio per l'impossibilità di vendere l'area dismessa. Un debito soprattutto nei confronti di Unicredit. è convinto di poter mediare tra Investimenti, la spa che controlla Fiera di Roma e il Comune, coinvolgendo il fondo Elliott, in modo da ricomprare a sconto il credito di Unicredit rientrando poi dell'investimento con lo sviluppo dell'area intorno al nuovo stadio del basket. Un progetto che caldeggiava fortemente con Lanzalone «e questo è il ragionamento strategico da fare alla sindaca e a Montuori e Bergamo», cioè all'assessore all'Urbanistica Luca Montuori e al vicesindaco Luca Bergamo. Ma a Lanzalone, parlava anche del progetto di spostare la sede centrale di Acea nel nuovo Business park, da costruire intorno allo .