LEGGO (E. SARZANINI) - «Mi voleva la Roma ma grazie a Dio ho scelto la Lazio». Poche parole e Tomas Strakosha è entrato di diritto nel cuore dei laziali. Una dichiarazione d'amore quella dell'albanese che si è raccontato in una lunga intervista in patria. «Anche noi ringraziamo Dio che hai scelto la Lazio» ha ribattuto il sito internet Asromadaily su Instagram, postando una foto del portiere che subisce gol al derby. Un vero e proprio assist per Strakosha che non si è fatto sfuggire l'occasione ed ha tirato fuori l'asso dalla manica ricordando il successo del 26 maggio in Coppa Italia scatenando la rabbia dei romanisti.
Respinti gli sfottò romanisti, il portiere tiene lontane anche le voci di mercato che arrivano dall'Inghilterra dove il Liverpool sarebbe pronto ad offrire 30 milioni di euro per portarlo in Premier: «Mi piace il calcio spagnolo perché è tattico e veloce, ma anche per lo stile di vita. Il tempo è buono, non così freddo come in Inghilterra». Resta il punto fermo della Lazio a cui deve tutto: «Il diesse Tare ha influito molto nella mia scelta ha spiegato nella lunga intervista -: con la sua personalità ti colpisce dal punto di vista psicologico». Poi ricorda i primi complicati tempi vissuti a Formello: «Un momento difficile è stato entrare in competizione con Marchetti, ma alo stesso tempo è stata una bella cosa». Adesso Strakosha si gode la notorietà e torna sulla storica vittoria a Torino contro la Juve: «La parata sul rigore di Dybala è stata la più bella della stagione, ha regalato alla squadra la vittoria al 96° minuto. Cerco sempre il meglio da me stesso, a volte commetto degli errori ma da questi imparo per il futuro». E' stato grazie al padre (Fotak ex portiere della nazionale albanese) se ha deciso di fare il portiere: «Se non fosse stato per lui avrei potuto fare l'attaccante. Molti dicono che ho raggiunto i miei obiettivi grazie a lui, ma a me non interessa».