(...) A incalzarlo, a Otto e Mezzo, sono Lilli Gruber e Antonio Padellaro. Il ministro della Giustizia è stato evocato più volte perché considerato l’uomo dei 5 Stelle che ha portato Luca Lanzalone — l’avvocato e consulente per lo stadio di Roma, poi arrestato — dentro il Movimento. Bonafede spiega: «Sì, io e Riccardo Fraccaro abbiamo presentato Lanzalone alla sindaca. Ma poi lei ha scelto di avvalersi della sua collaborazione quando lo ha ritenuto necessario». I due esponenti del Movimento, spiega Bonafede, hanno avuto un compito di coordinamento e supporto nei Comuni 5 Stelle in difficoltà. «E quando Roma, che è una città complessa da governare, è stata in difficoltà, abbiamo ritenuto opportuno presentare Lanzalone, che aveva risanato la municipalizzata di Livorno e che era considerato una persona di estremo valore e professionalità». (...) E Bonafede svicola quando gli si chiede se è d’accordo sulla parola «premio» usata da Di Maio parlando della nomina di Lanzalone all’Acea: «La parola non mi interessa. Ma le procedure di nomina del presidente di Acea hanno le loro regole che sono state tutte rispettate: il Comune di Roma è socio di Acea e quindi esprime parte del Cda. Probabilmente Raggi ha preso in considerazione l’esperienza che Lanzalone aveva fatto nel suo percorso professionale». (...).
(corsera)