LEGGO (F. PONCIROLI) - Beppe Bergomi è stato una bandiera dell’Inter (20 stagioni) e della Nazionale (81 presenze, un Mundial vinto, quello magico del 1982). Oggi apprezzato opinionista tv per Sky, ha deciso, con l’amico e scrittore Andrea Vitali, di raccontare la sua storia in un romanzo dal titolo evocativo: Bella Zio.
Bergomi, l’Inter ha ritrovato la Champions League. Quali sono le sensazioni?
«C’è un’aria frizzante. Sta facendo un buonissimo percorso. C’è una società sempre presente, un allenatore, Spalletti, carismatico, un bel gruppo. Ora c’è solo da consolidarsi. Sicuramente l’Inter deve partire dal presupposto che deve sempre giocare in Champions».
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Consigli per l’Inter che verrà?
«Decisamente meglio Nainggolan di Rafinha, mentre il riscatto di Cancelo è troppo caro».
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Campione del Mondo a 18 anni: come mai nella Nazionale di oggi non c’è più spazio per storie come la sua?
«Se l’Italia si fosse qualificata al Mondiale, poteva essere Donnarumma l’eccezione ma, in generale, non credo sia più possibile».