IL TEMPO (M. VITELLI) - Ci siamo. I tifosi del Liverpool che hanno deciso di seguire la squadra di Klopp nella trasferta di Roma stanno iniziando ad arrivare. Le previsioni della polizia italiana parlano di circa cinquemila supporter dei quali un migliaio già schedati dalla polizia inglese e, di questi, una cinquantina «high danger». Quindi, su ogni cinque sostenitori in partenza dalla città dei Beatles, uno sarebbe potenzialmente pericoloso. La notizia non è delle migliori, alla luce anche di ciò che è accaduto prima dell’incontro di andata e che rischia di essere preso a pretesto per far passare atti di pura violenza come di (co- munque ingiustificabile) vendetta. Gli hooligans del Liverpool sono, come quelli delle altre squadre del resto, decisamente aggressivi. Gli ultimi a farci i conti sono stati i giocatori del Manchester City che lo scorso 4 aprile, prima della gara valevole per l’andata dei quarti di Champions, hanno subìto un assalto al pullman che li stava portando ad Anfield.
Fortunatamente solo qualche vetro rotto e tanta paura. La storia della tifoseria dei Reds è segnata da due date tragiche: il 29 maggio 1985 e il 15 aprile 1989. La prima è tristemente ricorda- ta anche come la serata dell’Heysel, lo stadio belga dove morirono 39 tifosi, di cui 32 della Juventus, prima della finale della Coppa dei Campioni. La seconda, invece, è passata agli annali per la strage che decretò la morte di 96 persone all’Hillsborough Stadium di Sheffield nei minuti subito precedenti la semifinale di FA Cup tra il Liverpool e il Nottingham Forest. Due eventi tragici accomunati da un simile andamento dei fatti. Proprio a seguito di quest’ultimo bagno di sangue, Margaret Thatcher, all’epoca Primo Ministro britannico, decise per un giro di vite nella legislazione anti-hooligans. Un’azione che allora arginò il fenomeno e che ancora oggi è alla base del crollo delle violenze all’interno degli stadi inglesi. «In questa stagione nessun tifoso del Liverpool è stato arrestato per atti di violenza» ricorda quotidianamente la stampa inglese. Sarebbe bello mantenessero il record anche a Roma.