Nainggolan tra furia col ct e mercato

23/05/2018 alle 13:58.
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IL TEMPO (E. MENGHI) - No , no party. Che l’esclusione di dal Mondiale fosse una scelta impopolare si sapeva, ma in meno di 24 ore il Belgio si è ritrovato a dover gestire una vera e propria protesta dei tifosi, con tanto di petizione online da 35 mila firme e sit-in sotto la Federcalcio. Tutti contro il ct Martinez, reo di «aver privato un’intera nazione di uno dei migliori giocatori solo per divergenze personali», scrivono sui social i contestatori. L’account ufficiale dei Diavoli Rossi ha dovuto prendere una posizione «scomoda» confermando la piena fiducia nel lavoro, e quindi nelle scelte, dell’allenatore, precisando però che «comprende questa reazione, la prova di tanta passione». Il tutto è beffardamente contornato dagli scatti del centrocampista testimonial della campagna «red together» promossa dalla stessa Federazione, consapevole del potere mediatico di . Nessuno più di lui infiamma la gente, nessuno come lui divide. È un calciatore sopra le righe e non l'ha mai negato, ma dà tutto in campo. La Roma conosce le due facce del belga, non gli ha fatto sconti dopo il video di Capodanno e questo lato del carattere di , lo stesso che lo porta a dire «almeno avrò 5 settimane di vacanza», è un elemento considerato a Trigoria in tempi di mercato.

I giallorossi hanno ascoltato le offerte/richieste di Chelsea, United, e lo scorso gennaio ha bussato pure la Cina. Una riflessione è sempre stata fatta e lo stesso accadrà (eventualmente) quest'estate. Né la società né il tecnico lo ritengono un incedibile, mentre i tifosi lo rincuorano: «La Roma sarà la tua Nazionale». Della serie: proviamo a vincere insieme. Il futuro del giocatore non è così chiaro, lui nella capitale sta benissimo e, come ripete spesso, è lo stile di vita ad interessarlo più dei soldi, ma a 30 anni potrebbe essere il momento dell'ultimo contratto importante. La porta in faccia della Nazionale non sembra averlo abbattuto e riesce pure a sdrammatizzare: «Sono nel Guinnes dei primati: l’unico giocatore a cui non è stato permesso di andare al Mondiale per due volte di fila. È talmente incomprensibile che riesco già a riderci su. Meritavo di esserci». Anche il modo scelto da Martinez per comunicargli la decisione ha fatto discutere: «È venuto a Roma a dirmi: "Se fossi un allenatore di club, costruirei una squadra su di te. Ma in nazionale non è possibile”. Pensava che mi sarei comportato male in panchina e ha avuto paura di avere problemi portandomi in Russia».

Una scelta dovrà farla anche l'Uefa il 31 maggio sui fatti di Liverpool: dopo quello sul ritorno, aperto un procedimento disciplinare per la semifinale d’andata. Ha detto sì a Veronica, invece, Pellegrini nella chiesa di San Giovanni e Paolo al Celio: presenti i compagni di squadra , ed .