IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Il 31 maggio l'Uefa emetterà un giudizio sugli incidenti che hanno preceduto Liverpool-Roma, culminati con il grave ferimento del tifoso inglese Sean Cox. Ieri il massimo organismo europeo ha aperto un procedimento nei confronti delle due società e, come detto, il 31 ci sarà il verdetto. Intanto, domani andranno giudizio a Liverpool i due romanisti arrestati la sera del 24 aprile ad Anfield.
Con la mancata convocazione per il mondiale in Russia, si è consumata una delle più grandi delusioni professionali della carriera di Radja Nainggolan. Il Ninja ha pagato lo scotto dei suoi comportamenti fuori dal campo, anche se il ct Martinez lo ha negato nei colloqui avuti proprio con il belga a pochi giorni dalla presentazione della lista: «Non mi piace indossare maschere perché so chi sono. Se ad alcune persone non va bene, non posso farci niente. Sono stanco di essere sempre dipinto come un cattivo ragazzo, io voglio essere giudicato per le mie prestazioni, non per quello che faccio fuori dal campo altrimenti dovremmo parlare diversamente anche di Maradona», ha detto Nainggolan in un'intervista al quotidiano Hln. Un sogno infranto che ha portato Radja a dire addio alla sua nazionale e i tifosi dei Diavoli Rossi a organizzare una protesta davanti alla Federcalcio belga, intenzionata a non ritirare la sua immagine dalla campagna marketing: «Il ct mi ha detto se fossi un allenatore di club, costruirei una squadra su di te, ma in nazionale non è possibile. Non ho abbastanza tempo per farlo».
Capitolo mercato: dalla Turchia assicurano che Karsdorp è a un passo dal Besiktas, ma da Trigoria smentiscono con forza.