LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Il timore è che non sia solo una festa. La sfilata dei romanisti per le strade di Liverpool comincerà oggi, quando nella città inglese arriveranno tre charter di tifosi con un unico obiettivo: sostenere la squadra verso un’intesa finale. Entusiasmo tangibile, dopo le polemiche sulla vendita dei biglietti che hanno lasciato più di uno scontento. Tutto alle spalle: oggi conterà solo la partita. Ma quando metti insieme Roma e Liverpool, è impossibile abbassare la guardia. Sulle rive della Mersey, nelle scorse settimane, circolava un volantino minaccioso: “ Non abbiamo dimenticato le coltellate del 1984”. È la storia a margine di quella maledetta finale persa dai giallorossi ai rigori all’Olimpico: rabbia e delusione fecero scattare una “caccia all’inglese”, tanti rimasero feriti. Per questo, da ieri, la città è monitorata attentamente: forze dell’ordine italiane collaborano da ieri con gli agenti locali e prenderanno in consegna i gruppi organizzati, per evitare che possano venire a contatto con i tifosi del Liverpool. Che proprio dei più tranquilli non sono: chiedere al City, che prima della gara di andata dei quarti era stato assalito dai tifosi, col pullman della squadra diventato bersaglio di bengala, bottiglie, sassi. Guardiola si era infuriato con la polizia ( «Grazie per averci difeso, vergogna» ). La Roma potrebbe chiedere un supplemento di scorta per evitare agguati simili. L’intelligence britannica ha invece suggerito che i romanisti — dalle 14 riempiranno le strade della città — si rechino allo stadio a piedi: il modo più sicuro per controllarli ed evitare che possano nascere focolai con gli ultrà liverpudlian. Ma tanti non si fidano, conoscendo il rischio: e alcuni di quelli che hanno raggiunto il Regno Unito ieri — su qualche volo low cost, anche scene goliardiche con il capitano a gridare “forza magica” dalla cabina — hanno preferito soggiornare a Manchester, che magari evoca altri ricordi infausti ( due eliminazioni ai quarti, compreso il famigerato 7- 1 del 2007) ma almeno è a distanza di sicurezza da Liverpool.
Tifosi a Liverpool col rischio vendette per le botte dell’84
24/04/2018 alle 13:46.