The Fab Three. Un titolo sull’edizione di ieri del Sunday Times illustra i meriti del trio d’attacco del Liverpool, vero pericolo per la Roma nella doppia semifinale di Champions League. Il terzetto composto da Salah (31 gol), Firmino (15) e Mané (10) ha realizzato qualcosa come 56 reti in campionato. Allargando a tutte le competizioni, il trio ne ha firmati 84: Salah 41, Firmino 25, Mané 18. Un’autentica macchina da guerra.
[...] L’allenatore tedesco dei Reds ha regalato una splendida formula in lingua inglese per descrivere i dialoghi in campo tra Firmino e Salah. Firmino dice «Come on, I do it here, you go there». Tradotto letteralmente: «Io sto qui, tu vai là». Ed è una formula che funziona, anche se, come ha ammesso lo stesso Klopp «non potevo certo prevedere che il nostro attacco segnasse così tanto».[...] «La sua posizione in campo e una maggiore profondità del suo gioco lo hanno reso ancora più forte», spiega Klopp.
[...] Sulla sua rubrica sul Sunday Times, Graeme Souness, ex anima del centrocampo del Liverpool vincitore ai rigori nella finale del 1984 a Roma, ha raccontato alcuni particolari di quella serata: "Noi eravamo più tranquilli e rilassati. Sapevamo che la Roma era considerata favorita per la semplice ragione di giocare all’Olimpico e puntammo proprio sulla loro tensione. In semifinale avevamo superato la Dinamo Bucarest e l’atmosfera in Romania era stata davvero infernale. Roma, una delle città più belle del mondo, non poteva spaventarci. Craig Johnston, nel tunnel che portava al campo, cominciò a cantare I Don’t know what it is, but I love it di Chris Rea. Noi gli andammo dietro. I calciatori della Roma erano serissimi. Non fiatavano". [...]
(Gasport)