IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Dalla felicità a un pizzico di delusione. Jim Pallotta, il presidente della Roma, oggi lascia la capitale per volare negli Stati Uniti con un po' di rammarico. Lo zero a zero nel derby non lo soddisfa e sperava, dopo l'entusiasmo di martedì scorso, in un esito migliore per la gara contro la Lazio. «Sono un po' deluso perché non dobbiamo pensare solo alla gara contro il Liverpool, ma anche al Genoa e alla Spal per la qualificazione alla prossima Champions. Arrivare in finale? Perché no?», le parole di Pallotta nelle interviste televisive post derby. Il numero uno di Trigoria prova poi a dare una spiegazione sulla prestazione sotto tono della Roma, anche se un po' sfortunata visti il palo di Bruno Peres e la traversa di Dzeko a pochi minuti dal fischio finale: «È stata una settimana dura dopo la partita contro il Barcellona. Abbiamo avuto delle occasioni contro la Lazio e alla fine è positivo aver preso un punto» Poi, torna sulla Champions: «Abbiamo giocato bene nella fase a gironi, ma non è stata una sorpresa. La Roma è andata bene con Chelsea e Atletico, e anche contro lo Shakhtar. C'era un'idea di gioco, ma li abbiamo sorpresi con il cambiamento tecnico. Conseguire questi risultati è stato importante per essere conosciuti in Europa, ma soprattutto per i tifosi che hanno la consapevolezza di avere una squadra forte. Alisson? Non lo vendo». Il presidente della Roma , finite le interviste televisive, ha poi attraversato la zona mista senza rilasciare ulteriori dichiarazioni. Oggi tornerà negli Stati Uniti, ma dovrebbe essere vicino alla Roma sia per la semifinale d'andata contro il Liverpool all'Anfield (24 aprile) che per la gara di ritorno all'Olimpico (2 maggio).
GLI INCONTRI - Nelle riunioni fiume avute in questa settimana, Pallotta ha incontrato i responsabili marketing: è molto vicino l'annuncio di uno sponsor che porterà nuove entrate nelle casse della società. È stata anche pianificata nei dettagli l'estate giallorossa: la Roma volerà di nuovo negli Stati Uniti per partecipare all'International Champions Cup. Affronterà il Tottenham il 25 luglio San Diego, il Barcellona il 31 luglio a Dallas e il Real Madrid il 7 agosto a New York.
IL NUOVO MODULO - Anche contro la Lazio, Di Francesco ha scelto la difesa a tre formata da Manolas (sostituito per crampi), Fazio e Juan Jesus. Il brasiliano ha ammesso di essere stato condizionato dall'ammonizione alla mezzora del primo tempo, ma il nuovo modulo ha trovato consensi in gran parte della rosa: «Il 3-4-2-1 ci dà più sicurezza, riusciamo a coprire di più il campo e siamo più aggressivi: Fazio e io possiamo essere più aggressivi e i terzini possono spingere di più. Stiamo andando bene, per noi difensori aver fermato il miglior attacco del campionato è stato importante», ha detto il brasiliano. Una vittoria del derby avrebbe concluso una settimana perfetta: «È stata una partita sporca, eravamo stanchissimi entrambe le squadre e alla fine c'è stata qualche occasione in più per noi ma non ne abbiamo approfittato. È un pareggio che ci sta».
Sul sorteggio Champions, Jesus è chiaro: «Se non era il Liverpool sarebbero stati Real o Bayern. Una semifinale è sempre una gara difficile, ma proveremo ad andare in finale. Nessuno ci credeva, invece ci siamo. Dovremo essere umili». Oggi alle 11 la squadra si ritroverà a Trigoria per l'allenamento in vista del Genoa (mercoledì ore 20.45).