Va bene essere coraggiosi, ma se il coraggio è figlio della presunzione, se non addirittura della superbia, allora l’atteggiamento non porta grandi risultati. Spieghiamo meglio: Di Francesco sceglie di affrontare il micidiale terzetto d’attacco del Liverpool con una retroguardia a tre formata da Fazio, Manolas e Juan Jesus che, in teoria, dovrebbero vedersela «faccia-a-faccia» con Mané, Firmino e Salah. Uomo contro uomo, come nel vecchio sistema puro. Più che un azzardo è un esercizio tattico sconsiderato. (...) Domanda: la Roma è più forte del Liverpool negli uno-contro-uno? No, e allora perché percorrere questa strada? Salah è un assoluto fenomeno, siamo d’accordo, ma se davanti gli si presentano autostrade deserte e lui non ha che da prelevare il tagliando e sgommare, tutto gli diventa più facile. (...) Ai Reds è bastata una mezz’oretta per capire le intenzioni del nemico e colpirlo nel punto debole. La squadra di Klopp è micidiale quando ha spazi davanti a sè e può scatenare la furia dei suoi velocisti. Fateci caso: la manovra del Liverpool prevede l’impostazione di Henderson, la rifinitura di Firmino e l’immediato movimento degli attaccanti esterni che tagliano in mezzo, cui si aggiunge spesso e volentieri la mezzala destra. La Roma, di fronte a questo disegno tattico dell’avversario, che fa? Viene avanti, tenta un improbabile pressing offensivo con il rischio di sguarnire il settore caldo, cioè la zona tra la trequarti e la metà campo, dove gli inglesi sono bravissimi a saltare l’aggressione costringendo così gli avversari alle sfide individuali. (...) Altro errore dei giallorossi: l’enorme distanza tra i reparti. La squadra è troppo lunga (41,3 metri rispetto ai 32,8 metri dei Reds). La regola aurea del calcio dice: più vicino sei al compagno e più utile sei. In questo modo si può pressare, raddoppiare la marcatura, aiutare chi è in difficoltà. Quante volte i laterali di difesa hanno supportato Fazio o Juan Jesus, in palese difficoltà contro Mané e Salah? Quasi mai. I due gol nel finale tengono accesa la speranza. Che esiste, sia ben chiaro, a patto che l’atteggiamento tattico, nella gara di ritorno, venga radicalmente modificato.
(gasport)