IL MESSAGGERO (G. DE BARI) - Una vittoria, la decima esterna della stagione, per cominciare la settimana più cal- da e difficile, quella che porterà alla sfida di ritorno di Sali- sburgo e al derby di domenica sera.
TERZO POSTO -Udine rappresentava un crocevia fondamentale per il campionato e la Lazio ha saputo sfruttarlo capitalizzando al massimo le concomitanti sconfitte di Roma e Inter.
«Sapevamo che era difficile vincere in Friuli, soprattutto dopo la grande fatica profusa giovedì nella gara di Europa League. Alcuni elementi non avevano recuperato pienamente e così ho dovuto fare qualche cambio. Nonostante la rete, subita a freddo, la squadra è rimasta concentrata e attenta, reagendo bene e recuperando il risultato. Nella ripresa abbiamo controllato e non abbiamo concesso occasioni all’Udinese. C’è stato il problema di Lulic, che ha preso una botta dopo sette minuti e che non stava bene. Gli chiedevo come andasse e lui che stringeva i denti per restare in campo. Poi abbiamo deciso di non rischiare anche se pare si tratti soltanto di un colpo. Sono soddisfatto perché questa è stata una vittoria davvero pesante che ci ha rilanciati in classifica».PRIMA L’EUROPA -Inzaghi, pur sapendo della crescente attesa per la grande sfida con la Roma che può valere la Champions, non vuol sentir parlare di derby. «Adesso è tempo di pensare soltanto al Salisburgo in quanto possiamo lottare per un traguardo importante e per molti inatteso. Voglio tenere alta la con- centrazione di tutti in vista dell’Europa Leauge, ci aspetta una sfida insidiosa e ci vorranno tutti i titolari al meglio della condizione». Niente turn over in vista del derby. «Sono abituato a pensare una partita alla volta e la prossima , quella di giovedì, conta davvero tanto per la Lazio. Certo, giocare contro la Roma, con gli stessi punti in classifica e con una posta in palio così alta, sarà affascinante. Dovrò pensare bene a tutto, valutare con attenzione, insieme ai ragazzi, e prendere le decisioni giuste. Cerco sempre di capire chi può darmi tanto e chi meno parlando anche con i giocatori. Sapevo che Radu A Udine non poteva essere al top e sarebbe stato rischioso metterlo in campo. Cercherò di parlare con tutti per capire. Salisburgo e Roma saranno entrambe partite difficili, ma la mia testa adesso è soltanto a giovedì».
SOLITI ERRORI -Purtroppo non c’è partita che non evidenzi amnesie in difesa, quelle che hanno pesato anche in classifica. Inzaghi, però, spiega così la situazione. «Forse avremmo potuto subire qualche gol in meno, però non ne avremmo segnati settantacinque (miglior attacco del campionato). La mia filosofia di calcio è questa: essere propositivi sempre, anche a costo di rischiare qualcosa di troppo. E’ vero, sarebbe bello evitare qualche errore che ci ha impedito di vincere di più, però i risultati sono comunque molto positivi. Quindi sono comunque contento perché le previsioni che facevo nel periodo di ritiro si stanno avverando. Ero sicuro, infatti, che i nuovi ci avrebbero dato una mano importante e che qualche altro, come è accaduto per Luis Alberto, sarebbe esploso. Ora è tempo di raccogliere i frutti: congtro Salisburgo e Roma sarà come giocare quattro partite: dovremo farcela»