I marziani della Roma: una notte immensa per ribaltare Messi

11/04/2018 alle 13:15.
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LA REPUBBLICA (F. BOCCA) - I miracoli, nel calcio, esistono. Alla fine lo stadio è un tripudio di telefonini accesi che filmano la notte più incredibile e straordinaria per la Roma da decenni a questa parte. Forse dai tempi di Falcao o dello scudetto di . L’altoparlante manda a tutto spiano “Grazie Roma”, il più classico degli inni insieme a tutta la romanità possibile da Manfredi a Fiorini. Il calcio a Roma è viscerale, i giocatori della Roma si abbracciano e fanno il giro di campo come eroi, mentre nessuno esce dallo stadio.

Tre a zero al , era impossibile, eppure è successo. Deve essere vero se quello lì è , uno dei più forti al mondo, che se ne sta andando via a testa china. Una sequenza storica: , rigore di , . E il , zero, niente. Un miracolo. Forse è un segno trascendentale che i gol decisivi siano stati fatti da e che all’andata avevano segnato gli autogol determinanti alla fine. Roma avanti in semifinale di come ai tempi di Roma-Dundee, 34 anni fa. Si chiamava ancora Coppa dei Campioni.

Mai vista una Roma così da anni. Una partita perfetta, uno alla Cristiano Ronaldo, un ispirato come se fosse un o un Liedholm che fu. E un irriconoscibile, triste, che del resto già all’andata aveva avuto fin troppo. Per la partita più emblematica e in uno stadio Olimpico stracolmo, per la prima volta ha scelto di stravolgere i suoi stessi principi convertendosi a una difesa a tre (, , Jesus). La strategia gli consentiva tra l’altro di schierare e Schick affiancati a doppio centravanti, e soprattutto infoltire la difesa ostacolando così & C. Ma non è solo per l’impostazione inconsueta che la Roma ha sorpreso il . Lo ha aggredito subito col fuoco dentro, e il primo gol che ha infiammato l’Olimpico è un classico esempio di palla lunga e pedalare. ha tagliato via l’intero andando a pescare , con un antico lancio alla Di Bartolomei: saltati Jordi Alba e Umtiti, d’interno sinistro l’attaccante ha bruciato Ter Stegen e acceso la partita di speranza.

Un frastornato, irriconoscibile, ripetutamente colpito da una Roma a mille all’ora. Kolarov, Schick, e hanno cercato il 2-0 convinti dell’impossibile. I difensori chiudevano e Suarez rendendoli innocui: e e Jesus rimediavano anche ammonizioni rischiose. intimidito vagava per l’intero fronte d’attacco senza trovare spazi e assordato dai fischi dei tifosi della Roma sparecchiava fuori punizioni. Tutto qui. La Roma ha trovato dentro se stessa l’energia e l’ispirazione per una partita ai confini della realtà. Dopo lunghe diatribe con l’arbitro il mattatore è stato trascinato per un braccio e sgambettato a terra da Piqué, ottenendo così il rigore per il 2-0 di , realizzato proprio sotto la Sud. ha forzato la mano mettendo dentro Ünder ed , e di testa su angolo di ha messo dentro un gol che è passato alla storia della Roma. Sotto gli occhi del presidente e di Alex Ferguson, arrivato all’Olimpico a esorcizzare il 7- 1 di Manchester di 11 anni fa l pubblico ha spinto la Roma fino al fischio finale e all’apoteosi. Un miracolo, davvero.