Facciamo a capirci: mai nella storia di Roma e Lazio c’è stato un derby di campionato con due centravanti da 41 gol complessivi, al momento dell’incrocio. (...) È tutta qui la lettura di un derby che non può non essere a trazione anteriore. È tutta qui la chiave del gioco della Roma, ancora una volta – l’ennesima – affidata ai piedi, al petto e alla testa di quel signore chiamato Edin Dzeko. Perché non fosse bastata la fatica con il Barcellona, ora c’è uno stimolo in più, un avversario in più da rispettare e rispedire indietro. Immobile ha già agganciato, con 39 gol stagionali, la quota di reti raggiunta da Dzeko un anno fa. Il derby è l’occasione per togliersi uno sfizio a livello personale, ma soprattutto per indirizzare il campionato el miglior modo possibile aspettando la Champions, il Liverpool, Momo Salah e la storia tutta.
(...) Dzeko alla Lazio non segna da cinque partite, dopo esser partito con due gol nelle prime due apparizioni. Due anni e 12 giorni di attesa – ultima rete il 3 aprile 2016 – sono abbastanza per non sentire le gambe pesanti ripensando a Messi e Piqué.