Belli i complimenti di Valverde. Belli quelli della stampa spagnola sul gioco espresso al Camp Nou, dei giocatori del Barça e pure del presidente James Pallotta. Bello tutto, ma poi se vai a tirare le somme e i conti faticano a quadrare [...]: «I dati sono inconfutabili, dobbiamo migliorare il rapporto tra occasioni e gol. Va trovato più cinismo, abbiamo ancora tante partite per migliorare un aspetto su cui siamo stati carenti per tutta la stagione», la spiegazione di Di Francesco.
Il resto, quello Di Francesco non dice, è nei dati che a fine stagione porteranno la Roma a rivedere il suo organico, anche (se non soprattutto) in attacco. Dietro Dzeko c’è il deserto. La Roma è la squadra del campionato italiano che tira di più, 532 conclusioni, 13 in più del Napoli. Se riduciamo il numero alle conclusioni indirizzate nello specchio, la Roma è solo quinta in A dietro Napoli, Milan, Lazio e Juventus. Ergo: poca precisione. [...] La squadra non è riuscita a ridistribuire le forze, in altre parole le reti garantite da Salah e Nainggolan nella scorsa stagione. Vuoi perché Under è esploso – com’era logico immaginare – dopo sei mesi di rodaggio, perché Perotti non ha il curriculum giusto (mai più di 8 reti in un campionato in carriera), perché ElSha e la continuità sono due concetti difficilmente avvicinabili, perché Schick e Defrel hanno messo insieme fin qui in A un numero di gol dispari inferiore a due. Risultato: Dzeko è l’unico della rosa in doppia cifra (19 reti) [...] e diventa dura rinunciarvi, dentro una squadra che ha prodotto 40 reti in meno dal dato finale dello scorso torneo e solo in 12 gare su 30 è andata oltre il singolo gol.
[...] «La Roma del Camp Nou ha giocato come piace a me – ha detto l’allenatore –, ci siamo avvicinati alla mia idea di gioco ma dopo aver perso 4-1 non posso prendere la gara ad esempio. Ci sono stati tanti errori individuali, non di reparto, che hanno compromesso il risultato». Tra cui i gol sbagliati, appunto. [...] Non ci sarà Pallotta (sbarco a Roma ancora rinviato), Schick spera in una chiamata last minute («Ma ha sofferto la pressione»), per Karsdorp il rientro è lontano: «Giusto non affrettare il rientro dopo brutti infortuni, visto Conti? Penso a lui per il prossimo anno». Ora è tempo di Champions, quella di oggi e quella di domani.
(Gasport)