Poco più di due anni fa, esattamente il 21 febbraio 2016. Il giorno dell’oltraggio alla storia, per molti anche qualcosa più in là. Di fatto, il giorno in cui Spalletti allontanò Francesco Totti da Trigoria, cacciandolo dal ritiro pre-Palermo a causa dell’intervista rilasciata alla Rai. Quella stessa sera, subito dopo la partita (vinta 5-0) ci fu un altro capitano che prese Totti e lo coccolò. «Dai France’, si va a cena, io e te. Senza se e senza ma». Quel capitano era quello attuale della Roma, una volta Capitan Futuro oggi solo Daniele De Rossi. Perché poi, nonostante qualcuno abbia provato anche a far credere il contrario, De Rossi e Totti si vogliono bene. Ma tanto, profondamente. [...] Esattamente come oggi Totti sente la necessità di star vicino a De Rossi, capitano di una Roma che sogna la Champions. Proprio quella coppa che lui ha sempre desiderato vincere («Ho rifiutato squadre importanti, è vero, ma il sogno è vincere la Champions con la maglia che amo, quella della Roma», ha detto nel 2010, quando il Milan fece un ultimo tentativo per portarlo in rossonero). [...]
Per anni ci hanno provato insieme ad accarezzare quel sogno. Francesco & Daniele, i due simboli giallorossi. Ma poi niente, impantanate nelle paludi inglesi. Una volta con l’Arsenal, due con il Manchester United. [...] Ma il simbolo di quella rincorsa al Sogno (già, con la S maiuscola) sono proprio loro. E non è un caso che subito dopo la vittoria con lo Shakthar l’Uefa abbia caricato sul suo canale youtube un video con le immagini più belle e toccanti di Agostino (Di Bartolomei), Totti, Florenzi e De Rossi. I figli di Roma, le anime colorate del Sogno. [...]
[...] «È per momenti come questo che è bellissimo vivere per questi colori! Daje Roma», il tweet di Totti subito dopo il 3-0 rifilato al Barcellona. Quella sera lì De Rossi era capitano e condottiero, di certo gladiatore. «Se ci credono loro, ci dobbiamo credere anche noi», il suo discorso alla squadra prima del via, riferendosi all’amore che trasudava dalle tribune dell’Olimpico. La Roma ci ha creduto e ha vinto. E domani si va a giocare un altro pezzetto del Sogno. «Sapevamo di essere forti, ma ad arrivare fino a questo livello della competizione non ci avrei mai pensato – ha detto Daniele subito dopo il sorteggio delle semifinali – Il Liverpool? Ha un allenatore, Klopp, che mi fa impazzire. Siamo preoccupati, ma il giusto. Come lo eravamo con Shakthar e Barcellona». [...] E chissà che stavolta non sia lui a dire a De Rossi: «Dai Daniè, si va a Kiev».
(Gasport)