IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Dzeko e Schick hanno le stesse chance di iniziare il match, giocherà o l’uno o l’altro. Ma dovrò fare le mie valutazioni, legate ai loro impegni con le rispettive nazionali. Nel ruolo di centravanti, comunque, vedrete Edin o Patrik». Di Francesco non si sbilancia in pubblico. Anche perché prima ha voluto parlare con il titolare, ieri sera in albergo a Bologna. Subito dopo ha avuto la certezza di lanciare il vice. Ma il discorso dell’allenatore è stato inequivocabile quando ha escluso indirettamente il tandem. Il posto è uno, almeno in partenza. E il ruolo è chiaro, da prima punta. Vale per il presente e, chissà, forse pure per il futuro.
NUOVA APERTURA – Se davvero Dzeko andrà in panchina, Schick partirà di nuovo dal 1° minuto, come è successo già in 6 gare: le 5 di campionato contro il Chievo, il Cagliari, il Sassuolo, il Milan, il Torino e quella di Coppa Italia sempre contro i granata. E in 4 casi ha fatto il centravanti. Che non è proprio la sua posizione, ma comunque quella più vicina alla preferita. Lo ha ripetuto anche dopo il 2° match giocato con la sua nazionale: «Mi trovo più a mio agio quando siamo in due in attacco». Niente di nuovo. E soprattutto nessuna pretesa. Patrik, pur convivendo bene in allenamento accanto a Edin o ad altri, sa bene che la Roma non usa le 2 punte. Di Francesco, per la verità, ha apprezzato sicuramente di più l’altra dichiarazione rilasciata dal giocatore durante la sosta. Anche perché più spontanea e soprattutto legata all’ambientamento nei primi mesi vissuti a Trigoria. Complicato, a 360 gradi: tatticamente, fisicamente e psicologicamente. «Avrei voluto averlo qui durante la pausa, ma l’aspetto mentale fa la differenza. A volte staccare, recuperare energie e magari trovare il gol può dare la carica. Vedremo. Al momento sono solo chiacchiere. Se dovesse scendere in campo, spero che possa dimostrare di essere tornato carico» ha sottolineato il tecnico.
VALUTAZIONE FISICA – Di Francesco è orientato a risparmiare Dzeko che, con la maglia della Bosnia, ha giocato 76 minuti contro la Bulgaria e 69 contro il Senegal e soprattutto ha fatto l’ultima partita martedì, a differenza di Schick che ha chiuso lunedì e quindi ha avuto 24 ore in più per recuperare, dopo i 90 minuti contro l’Uruguay (ha colpito un palo) e i 45 contro la Cina (è entrato nella ripresa per la rimonta vincente: gol e assist). Dentro, nel tridente inedito, Patrik e riposo per Dzeko. E per Under, risentimento muscolare al retto femorale della coscia sinistra, rimasto a Trigoria con Pellegrini: Cengiz e Lorenzo sono ovviamente in dubbio per la gara di Barcellona.