Roma, la svolta firmata Eusebio

15/03/2018 alle 12:44.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Adesso il debuttante è davvero al centro della Roma. L’ha definitivamente conquistata con la promozione ai quarti di . Ha convinto chi lavora dentro Trigoria e chi va allo stadio, quindi la società che lo ha voluto dopo l’addio di e la tifoseria che non lo ha mai abbandonato nemmeno nella frenata improvvisa tra fine dicembre e inizio gennaio. Soprattutto ha fatto presa su chi lo deve seguire in campo, negli addestramenti quotidiani e ovviamente nelle partite. Ha usato il lavoro e il dialogo, la chiarezza e anche la sincerità. È stato aziendalista quando ha dovuto sostenere la proprietà, ma ha saputo anche mettere le cose in chiaro per non bluffare davanti alla gente. L’abbraccio di , davanti alla panchina, per celebrare la qualificazione è la sintesi del suo programma. E del patto fatto con il centravanti un mese e mezzo fa: Edin ha scelto di restare, Eusebio se lo è goduto nelle due sfide contro lo Shakhtar. Decisivi, insieme.

PENSIERO POSITIVO – Il calcio italiano, dunque, non è solo (s)Ventura. Fuori dal mondiale, ma al top in Europa con 3 allenatori nei quarti di : Allegri, Montella e . La novità del torneo è proprio Eusebio. Che, al momento di prendersi il palcoscenico, si è presentato in pubblico come fa in privato. Si è stretto forte al suo gruppo, anche se lo avrebbe giustamente voluto più completo. Non ha, insomma, mai pianto per quello che gli è mancato, lasciando le lamentele ad altri colleghi magari più celebrati. Domenica sera, dopo -, l’ultimo sfogo di Sarri: «Non siamo né la squadra più ricca né la più forte d’Italia: non abbiamo l’obbligo di vincere». L’ex tecnico giallorosso , al termine della stessa partita, ha addirittura scaricato i suoi calciatori in diretta tv: «Non abbiamo mai giocato un grandissimo calcio, perché secondo me non abbiamo tutta quella qualità che si dice». non è così. Ha sempre cercato di migliorare ogni interprete, con una seduta video in più o un’esercitazione supplementare. O intervenendo, come all’inizio del nuovo anno, sulla preparazione atletica. «E prendendomi magari un rischio…». E ha chiarito quali difetti, lui per primo, avrebbe dovuto correggere.