Tutti insieme, compreso lo squalificato Dzeko. Al fischio finale la Roma è rimasta al centro del campo a guardare un video al termine del quale i giocatori chiedevano ai tifosi di riempire l’Olimpico contro lo Shakhtar, martedì. «Abbiamo bisogno di voi», il messaggio recapitato alla gente, prima perplessa (negli ultimi tempi i rapporti non sono stati semplicissimi, soprattutto all’Olimpico), poi pronta a spingere la Roma, con cori e bandiere al vento. Per adesso sono stati venduti più di 40mila tagliandi per il ritorno degli ottavi di Champions, i prezzi non aiutano (40 euro le Curve, 50 i Distinti, 90 euro le Tribune), e anche la diretta in chiaro rischia di essere un freno [...]. Non dovrebbe esserci il presidente Pallotta, che proprio martedì festeggerà 60 anni [...]. Di certo, non vuole esserlo Di Francesco, convinto che la Roma abbia le carte per arrivare tra le prime otto d’Europa («Il pubblico sarà il nostro dodicesimo uomo in campo»), e non vuole esserlo neppure Kostas Manolas, che indica la via: «Ci vogliono calma, equilibrio ed esperienza: in questo modo avremo la possibilità di superare il turno. Lavoreremo al massimo – garantisce il greco – per entrare nelle otto più forti d’Europa».
[...] Manolas ci sarà, accanto a lui tornerà Fazio, sulle fasce Florenzi e Kolarov, il centrocampo dovrebbe essere quello di ieri sera, in attacco con Ünder torneranno Dzeko e Perotti. A fare la differenza, però, non (solo) gli uomini, ma l’atteggiamento: «Dobbiamo prendere d’esempio la Juve contro il Tottenham? Noi abbiamo la mentalità e le qualità per fare quel tipo di prestazioni», spiega il d.s. Monchi [...] Su Alisson: «Siamo contenti di lui e speriamo che possa restare molto tempo qui con noi – spiega ancora il d.s. –. Ha ancora 4 anni di contratto, non c’è nessuna clausola e non abbiamo ancora parlato di niente. Dobbiamo restare concentrati sul finale di stagione».
Concentrazione è anche la parola chiave per Juan Jesus: «Dobbiamo essere forti e compatti, loro sono velocissimi e non dobbiamo dargli spazi in profondità. Anche perché vogliamo passare il turno e dedicarlo a tutta la Roma. Perché tutta la Roma lo merita».
(Gasport)