Venerdì, in Argentina-Italia, sarà uno dei nomi caldi, problema muscolare permettendo. Perotti però il suo momento l’ha raccontato al Clarin [...]: «Vivo a Casal Palocco, lì sto molto bene. E la cosa che mi piace di più è la sicurezza che si vive a Roma [...]. Fino al 2021 resterò qui, poi si vedrà. Di certo il calcio con me è stato generoso: sono stato allenato da Maradona e ho giocato con Totti, Messi e Riquelme. Non potevo chiedere di più».
Poi Perotti ha spostato il tiro sui tecnici: «Devo tutto a Daniele, “El Gato”, il primo a darmi fiducia. Poi a Gasperini che mi ha cambiato la testa ed a Di Francesco, che mi ha insegnato a giocare tra le linee ed a attaccare la profondità, senza restare attaccato alla linea laterale. Se Sampaoli mi ha chiamato è anche per questo». E se andrà al Mondiale, allora, Perotti sa già chi ringraziare.
(Gasport)