Dicono sia cambiata l’aria, forse è solo «cambiata la testa», per dirla alla Gerson, intorno alla Roma e alla sua perenne ricerca di se stessa. Torino e Shakhtar valgono come una controprova, un’altra, l’ennesima, chissà se la definitiva (...). Ecco qui, allora, l’ennesima prova. Diceva Monchi a dicembre, dopo aver ottenuto il pass Champions: «Vinciamo domenica a Verona con il Chievo, altrimenti abbiamo vanificato tutto». Non avvenne. Il Torino oggi sta al Chievo come il Napoli a quel primo posto di Champions. E forse è per questo che Lorenzo Pellegrini, al match program, dice che «la vittoria del San Paolo non va vista come un punto di arrivo, ma di partenza. Deve darci morale per le prossime partite, da qui alla fine della stagione». (...) E fiducia fa rima con Napoli. Pellegrini non manca di lanciare un messaggio di sostegno all’allenatore: «La consapevolezza deriva dai risultati – ancora l’azzurro –. Il successo di sabato ci ha trasmesso sicurezza, abbiamo ritrovato la strada giusta, ora quel che conta è continuare alla stessa maniera. (...) Per farlo servirà anche il miglior Pellegrini: per il Torino è in ballo per un posto a centrocampo proprio con Gerson (...).
(gasport)