IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un rosso di bilancio da 40,3 milioni di euro. È questo il dato che emerge dall’approvazione, da parte del Cda della Roma, della relazione finanziaria del primo semestre 2017-18. Un resoconto negativo che registra però un’evoluzione positiva rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (all’epoca – 53,4 milioni) per la partecipazione alla Champions che ha già fruttato 47,8 milioni. A Trigoria sono fiduciosi che nel secondo semestre i miglioramenti possano essere ulteriori, visto che questa prima relazione è stata caricata maggiormente di costi rispetto a quella futura. Esempio esplicativo: i bonus per aver raggiunto gli ottavi, sono stati già pagati mentre i ricavi dalla cessione di Emerson, figureranno nella seconda semestrale. Peggiora, invece, la posizione finanziaria netta consolidata che, al 31 dicembre 2017, evidenzia un indebitamento netto pari a 234,9 milioni di euro. Il Cda ha inoltre deliberato di «fissare in 115 milioni di euro l’ammontare definitivo dell’aumento di capitale» e di aver beneficiato di versamenti incontro finanziamento soci (ossia Pallotta) per complessivi 12 milioni. Numeri che non cambiano il modus operandi del club: «I dati previsionali (…) dipenderanno in gran parte dalle performance conseguite nelle due competizioni nelle quali la squadra è tuttora impegnata – si legge nella nota finale – nonché dalle operazioni di trasferimento (…) dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio». Tradotto: la qualificazione o meno alla prossima Champions e il cammino in quella attuale, quantificheranno l’entità delle cessioni a giugno. A tal proposito, Zukanovic, Doumbia e Iturbe non sono più calciatori della Roma. Percorso inverso per Schick e Defrel, i cui acquisti sono divenuti definitivi.
A RUOTA LIBERA - Intanto la partecipazione del presidente Pallotta al meeting Sport Analytics di Boston si arricchisce di nuovi contenuti. Oltre all’infelice parentesi sull’emittenza radiofonica romana («Abbiamo creato la nostra radio per spiegare la nostra versione dei fatti. Credo che nel frattempo ne abbiamo mandate in bancarotta 2, ne mancano altre 7»), l’intervento è stato incentrato sulla tecnologia al servizio dello scouting: «Il nostro intento è individuare i calciatori. Magari il prossimo Messi, se mai esiste, o Totti con il machine learaning». E sul nuovo stadio: «Saranno ospitate anche altre gare, come la sfida tra Boston College e Notre Damecon il Papa a lanciare la moneta prima della partita». Chissà cosa ne pensa il Pontefice.