
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Difficile, proibitivo o impossibile? Un attimo di silenzio paralizza la città romanista quando dal sorteggio Champions esce il Barcellona. Senza fiato, con i battiti rallentatissimi al ritmo di speranze ed entusiasmi sempre più spenti, giocatori dirigenza e tifosi giallorossi subiscono il contraccolpo per la capocciata data contro l’urna di Nyon. Basta guardare la faccia di Totti e Monchi, in presa diretta, oppure girare subito sulle onde in Fm delle radio romane, per rendersene conto. Nainggolan è uno dei primi a testimoniare su Instagram il suo sgomento, con uno sfondo nero pieno di emoticon a simboleggiare spiazzamento e spavento. Qualche istante dopo i social vengono sommersi da pessimismo e ironia. “Dopo aver preso lo Shakhtar, era impensabile avere due gioie consecutive”, oppure “Mettiamo il pullman davanti alla porta per avere qualche speranza”, o anche “Peggio di così non poteva andare, speriamo in Sant’Alisson”. E infine “Ma dopo le consultazioni, non si può rifare il sorteggio?”.