«Il mio auspicio è che ogni evento sportivo, anche il più bello e importante, possa essere fruibile dal maggior numero di appassionati e di tifosi perché una diffusa partecipazione riesce a promuovere in modo vincente il nostro mondo». Con queste parole Giovanni Malagò, presidente del Coni e figura chiave nella fase di transizione delle istituzioni del calcio italiano, ha commentato il caso il caso aperto dalla lettera inviata da il Romanista al presidente del Barcellona Bartomeu per chiedere l'abbassamento del prezzo dei biglietti di Barcellona-Roma. Il 4 aprile un posto al Camp Nou per i quarti di finale di Champions League costerà infatti 89 euro per i tifosi giallorossi. «Ormai non ci sono probabilmente i margini temporali d'azione nel caso di Barcellona-Roma - ha proseguito il numero uno dello sport italiano -, ma questo principio, al di là degli interessi di parte e dei legittimi diritti di valorizzazione del prodotto, dovrebbe valere sempre, a ogni livello e su scala internazionale, in ossequio ai valori e allo spirito che una grande manifestazione come la Champions League riveste a livello popolare». (...) Come dice Malagò, i tempi per abbassare il prezzo del settore ospiti del Camp Nou non ci sono più, perché i primi 500 tifosi che hanno acquistato i tagliandi tra ieri e l'altro ieri, ma quantomeno delle spiegazioni ai tifosi romanistisarebbero dovute. Il messaggio del numero uno del Coni, tuttavia, non perde di rilievo: sia per l'importanza del suo ruolo, sia perché non siamo abituati a sentire un dirigente dello sport italiano affrontare a viso aperto un tema così scomodo. Perché se la Figc commissariata dal Coni dovesse davvero intraprendere la lotta al caro-prezzi, potrebbe forse mettere in imbarazzo qualche presidente di club, ma farebbe sicuramente felici i tifosi. (...)
(Il Romanista - V. Curcio)