IL MESSAGGERO (M. TENERANI) - Un’altra giornata di dolore ed emozioni forti sull’asse Udine-Firenze. Con le ricognizioni legali da un lato e le lacrime di Firenze dall’altro. Partiamo da Udine: l’autopsia ha emesso il primo verdetto sommario. La Procura friulana si è avvalsa di un autentico luminare della medicina: il professor Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare dell’Università di Padova. Con lui l’anatomopatologo professor Carlo Moreschi. Il procuratore capo di Udine De Nicolo ha spiegato: «Quella di Astori è stata una morte cardiaca senza evidenze macroscopiche di base bradiaritmica». Il cuore, che durante la notte rallenta il battito, ha rallentato fino a fermarsi. Per capire la causa della morte ci saranno adesso approfonditi esami che dureranno, appunto, circa due mesi. «Tra sessanta giorni avremo la diagnosi definitiva e capiremo se ci sono state cause esterne di qualsiasi tipo per il cedecesso». La Fiorentina aveva chiesto di partecipare ai rilievi autoptici, con la nomina di un proprio consulente. La Procura, però, ha respinto la richiesta. A confermarlo è stato l’avvocato Raffaele Conte, nominato legale del club toscano: «Non lo abbiamo chiesto a tutela della Fiorentina. Lo abbiamo fatto perché tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono state le cause della morte. Ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti». La famiglia di Davide attraverso uno dei due fratelli maggiori del giocatore, Marco, ha nominato un proprio consulente per assistere all’autopsia.
RITIRATA LA MAGLIA N.13 - Spostiamoci a Firenze. La mattina è stata toccante, una centrifuga di emozioni. Giocatori, staff e il direttore generale Corvino, sono usciti a piedi dal centro sportivo e hanno camminato in un silenzio surreale costeggiando il Franchi e sono giunti all’ingresso principale. Alla cancellata striscioni, sciarpe, foto di Davide, biglietti, ricordi di ogni genere e anche testimonianze di altre squadre: in bella vista anche la maglia della Roma e una sciarpa giallorossa, più un quadro con la foto di Astori ai tempi in cui giocava nella Capitale (ai funerali delegazioni di Roma, Lazio, Inter, in pratica di tutte le squadre italiane). I viola hanno attaccato un foglio grandissimo con il volto del giocatore e i messaggi twitter che proprio loro avevano scritto. Poi hanno appeso la maglia di Davide (quella 13, ritirata dalla Fiorentina e dal Cagliari), la rossa che avrebbe dovuto indossare a Udine e un’altra viola.
BASILICA GREMITA - Sulla casacca tutte le firme della squadra. Milan Badelj teneva una rosa bianca in mano che ha infilato nella cancellata. La Fiorentina si è intrattenuta qualche minuto in meditazione: volti commossi, Saponara piangeva, Corvino e Pioli provati. Un lungo applauso ha sciolto questo momento struggente e sempre a piedi, senza pronunciare una parola, il gruppo è rientrato al centro sportivo. Pioli a pranzo ha parlato alla squadra, cercando di trovare le parole giuste per ripartire, nel pomeriggio la Fiorentina ha sostenuto il primo allenamento senza Davide. La salma è rientrata in serata a Firenze e oggi a Coverciano sarà allestita la camera ardente: dalle 16,30 alle 22,30. Domani, invece, nella basilica di Santa Croce l’Arcivescovo di Firenze cardinal Betori officerà le esequie del giocatore. In arrivo le delegazioni di Roma, Lazio, Inter e Milan e di tutti gli altri club. Il Benevento giocherà al Franchi domenica prossima indossando una maglia speciale che avrà sulla manica una scritta con l’hashtag #ciaoDavide13.