
Per lui che era stato grande protagonista della notte magica di Champions League, quella in cui la Roma aveva strapazzato all’Olimpico il Chelsea per 3-0, vedere l’andata degli ottavi dalla tribuna non è stato di certo semplice da digerire. [...] E pur comprendendo le motivazioni di Eusebio Di Francesco («È stata una scelta esclusivamente tecnica», ha detto a fine partita l’allenatore giallorosso). El Shaarawy, però, ci è rimasto male nel restare fuori dalla lista dei 18 contro lo Shakthar Donetsk. E, del resto, sarebbe stato strano il contrario. [...] El Shaarawy, infatti, per la sfida dell’Olimpico contro il Milan è in vantaggio nel ballottaggio con Perotti per il ruolo di esterno sinistro. E non solo perché contro il Milan ha sempre vinto (4 volte su 4, tutte con la maglia giallorossa addosso, segnando anche due reti pesanti a San Siro), ma anche perché Perotti nella partita giocata in Ucraina ha speso molto, consumando energie psicofisiche importanti in vista della sfida contro i rossoneri. E poi perché lasciare fuori un’altra volta El Shaarawy vorrebbe dire dargli un duro colpo a livello psicologico, lui che è sensibile a certi aspetti. [...]
Un dolce amuleto, insomma, anche se poi El Shaarawy ai colori rossoneri era, è e resterà sempre legato. Un po’ perché il Milan è la squadra che l’ha preso dal Genoa valorizzandolo e lanciandolo nel grande calcio (anche se, come ha ammesso qualche tempo fa, per lui i colori rossoneri hanno rappresentato «il sogno e l’incubo»). E un po’ perché Milano è la città dove forse andrà a vivere a fine carriera. Anche se poi lasciare Roma non sarà di certo facile.
Del resto, in una Roma che fa ancora fatica a segnare (eccezion fatta con il Benevento), almeno con la regolarità con cui lo faceva prima, il Faraone è una buona soluzione realizzativa. [...] Al netto di quegli errori lì, però, El Shaarawy in questa stagione finora ha segnato in tutto sette reti, secondo marcatore giallorosso alle spalle di Dzeko (14) e davanti proprio a Diego Perotti (6). Questo nonostante Di Francesco a lui chieda un lavoro particolare, fatto di ripiegamenti difensivi e di sacrificio. [...] Ed El Shaarawy quando vede rossonero funziona sempre.
(Gasport)