IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Vedi il ds Monchi al fianco di Di Francesco, in conferenza-stampa, e pensi: finalmente l'addetto al mercato della Roma, l'unico autorizzato a parlare di certe cose, ci mette la faccia per smentire tutte le chiacchiere, le voci, le indiscrezioni legate alle partenze eccellenti della Roma. Tipo Dzeko e Emerson ad un passo dal Chelsea; Nainggolan in stand by con la Cina e via dicendo. Pensi che un'uscita del genere l'avrebbe dovuta fare all'inizio della settimana, e non alla vigilia della delicatissima partita di San Siro, ma rifletti che - in fondo - meglio tardi che mai.
IL (NON) PROGETTO TECNICO - Invece niente. Nulla. Tutto secondo copione, a pensarci bene. Nessuna parola di serenità per i tifosi della Roma (e per il tecnico...); escluso il «Non vendiamo nessuno». Monchi, lo sappiamo, ha detto quello che doveva e poteva dire; non poteva che dire quelle cose, essendo uno stipendiato (d'oro) di Pallotta e riconosciuto il tutto il mondo come il Re delle Plusvalenze. Ma al tifoso della Roma, che sta ancora aspettando nuovi giocatori, e non altre cessioni, chi glielo spiega che da domani ripartirà la tarantella delle partenze? Ancora lo spagnolo: «Non può essere una colpa avere in rosa giocatori forti, che interessano a tanti club. Se arriveranno offerte concrete sarà mio dovere come ds valutarle, come fanno gli altri direttori sportivi con le mie offerte. E' lo stesso lavoro che ho fatto a Siviglia, che fortunatamente ha portato risultati», il virgolettato dello spagnolo. Ma come: se arriveranno offerte sarà mio dovere valutarle? Certo, ci mancherebbe altro. Il dovere è dovere. Ma è la conferma diretta che nella Roma tutti sono in vendita, pure a gennaio. Anche se stai lottando faticosamente per arrivare tra le prime quattro in campionato e devi giocarti un ottavo di Champions League. Il progetto non è tecnico, ma economico finanziario. Occorre dirlo con chiarezza, però. E, poi, non può assolutamente essere diventato un problema avere giocatori forti, a patto che lo siano realmente: diamo un'occhiata alla classifica?. «Ho fatto il triplo di telefonate rispetto a quelle che ho ricevuto. La Roma non va a caccia di offerte in giro per il mondo e soprattutto non vuole ridimensionare la rosa. Anzi, lo dico ai tifosi: il nostro obiettivo resta lo stesso, rinforzare la squadra. Non pensate che stiamo dormendo». Sul fatto che alla Roma siano svegli, nessun dubbio. Ma cedere Dzeko vuol dire rinforzare la Roma? Sì, a patto di prendere, al volo, uno più forte di Edin. Confidiamo nelle telefonate di Monchi.