Colpite da improvvisa debolezza, Inter e Roma si ritrovano a San Siro, in una specie di spareggio precoce per il terzo-quarto posto e per la qualificazione alla Champions. Di seguito tre duelli che potrebbero spostare equilibri.
Nei momenti difficili i bravi portieri sono ancore, evitano derive. A patto di averli, i buoni portieri: Inter e Roma li hanno. Alisson è più appariscente di Handanovic, forse perché si mette nelle condizioni di esserlo. Lo sloveno è forte nel piazzamento, Alisson è più istintivo. Brasiliano, interpreta il ruolo con disinvoltura e disincanto: se occorre, con la squadra sbilanciata, esce dall’area per interventi da libero. Due portieri rilevanti.
Vecino-Nainggolan è il duello tra quel che poteva essere e che non è stato. Vecino ha garantito buon rendimento, sostanza, ma non i gol che ci si aspettava: appena una rete fin qui per l’uruguaiano, proprio contro la Roma all’andata. Spalletti lo ha voluto per surrogare Nainggolan, i suoi strappi e i suoi tiri, però in questo senso l’operazione non è riuscita, non ancora. Meglio Vecino o Nainggolan? Stasera un pezzetto di verità.
Icardi e Dzeko, chi è il più forte centravanti del reame? In questo campionato, fin qui è stato più bravo Icardi. Ha segnato il doppio dei gol di Dzeko, 18 contro 9, e oltre il 50 per cento delle reti totali dell’Inter, 18 su 35. Spalletti alla Roma aveva restituito a Dzeko la confidenza con la porta – 29 centri nella scorsa Serie A -, con Di Francesco sono tornati antichi imbarazzi. Non solo tattica e tecnica, Inter-Roma si giocherà sul filo della psicologia. Vincerà chi avrà la testa più sgombra, se qualcuno vincerà.
(gasport)